PAGELLE MILAN

Milan, ode a Luka Jovic (e Conceicao): altro che il disertore Origi…

Francesco Aliperta Redattore 

Per capire meglio della serata di Jovic possiamo affidarci alle sempre sincere statistiche, grazie ai numeri e i dati di 'Opta' e 'Sofascore' per PianetaMilan. Non solo i due gol, perché il centravanti serbo è stato un riferimento importante e costante per l'intera gara rossonera. 78 minuti giocati, 32 tocchi, 2 tiri verso la porta, 17 passaggi riusciti su 20 e 2 duelli vinti su 6. In un match delicato come il derby, Jovic si è fatto carico di un ruolo che, finora, non ha regalato grandi soddisfazioni, ma il Milan sembra aver finalmente trovato il suo attaccante di riferimento.

Insomma, Jovic deve essere l'attaccante titolare di questa squadra. Il classe '97 si è risvegliato da un lungo letargo, definiamolo così, e si è preso l'intero palcoscenico. Il tutto, superando nelle gerarchie anche un certo Santiago Gimenez, arrivato in rossonero a gennaio per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. Molti dei meriti, c'è da dire, vanno a Sergio Conceicao, capace di rimettere al centro del progetto un giocatore che, da agosto a marzo, appariva come un separato in casa.

Nel calcio di oggi, aggiungiamo, il centravanti non può essere solo un rapace d'area. Anzi, l'attaccante moderno deve saper fare tante cose, deve essere al centro della manovra, fare il cosiddetto lavoro sporco, difendere ogni pallone, smistarlo e guidare le proiezioni offensive. Jovic, difatti, non lo ha fatto solo ieri sera, ma anche contro l'Udinese e nella brutta sconfitta contro l'Atalanta. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA