Il giornalista fedele ai colori rossoneri, Carlo Pellegatti, ha parlato sul suo canale YouTube degli obiettivi del Milan per la prossima stagione. Prima è partito da una frase di Pep Guardiola, il tecnico del Manchester City, per poi commentare la cessione di Reijnders e che cosa potrebbe significare per la strategia di mercato rossonero. A partire dal suo commento, Pellegatti ha poi lanciato un messaggio molto forte alla dirigenza rossonera sugli obiettivi della prossima stagione (ergo, sulla Champions League).


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Pellegatti: “Il Milan non deve essere una squadra di passaggio”
Il Milan può dire di no a qualsiasi offerta
—Questo è il commento Pellegatti in riferimento alle parole di Pep Guardiola su Reijnders:"Dispiace leggere che Reijnders è un giocatore eccezionale che può giocare in tanti ruoli. Mi auguro e sono convinto che il Milan possa arrivare nella condizione tale da non accettare qualsiasi tipo di proposta per qualsiasi giocatore. Credo possa dire di "No" a qualsiasi offerta, decente o indecente. Se entriamo nell'ordine di idee che non si possono rifiutare oggi 70-100 milioni, tradotto: "Non si può rinunciare oggi, ma dobbiamo rinunciare a vincere la Champions League.
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—Ha continuato così il giornalista sportivo:"Se prendi 75 dalla cessione di Reijnders, allora se ne mettono 45 per Kean. Questo fa togliere l'idea che hai solo preso questi 75, così mantieni il club dopo essere uscito dalla Champions League. Può capitare di perdere il miglior giocatore, ma se tu spendi lo stesso e prendi Jashari a 35 e a 45 Kean. Allora vuol dire che è un'operazione simile a quando la Juventus ha venduto Zidane per prendere Buffon, Thuram e se ricordo bene anche Ibrahimovic."
Pellegatti poi ha concluso lanciando un forte messaggio alla dirigenza del Milan: "Ma se tu perdi Reijnders e prendi giocatori che non devono mai andare sopra i 20-25, vuol dire abdicare al blasone del Milan. Se perdiamo un grande giocatore all'anno, è un segno tremendo del futuro che aspetta il Milan. Non deve essere una squadra di passaggio, chiaro? Non dev'essere una squadra di passaggio."
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"Se abbiamo amministratori che dicono che a certe offerte non possiamo dire di no, allora a certi traguardi dobbiamo dire di no. Ma noi non ci rassegniamo, allora dobbiamo aspettare che cambi proprietà, una proprietà che quando ha un grande giocatore lo tiene per prenderne un altro bravo e per cercare di vincere la Champions League".
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