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Pagelle Sampdoria-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

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Tutto il meglio ed il peggio della partita del Milan di Vincenzo Montella allo stadio 'Luigi Ferraris' di Genova contro la Sampdoria

Daniele Triolo

L'ANALISI

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Sampdoria-Milan è sfida di grandi ambizioni europee per entrambe le compagini: i doriani si presentano in campo con un solo cambio rispetto alla formazione prevista (Ferrari per Regini al centro della difesa), mentre i rossoneri rimandano l'esperimento Borini esterno destro e confermano in quella posizione Abate. Davanti la coppia Suso-Kalinic.

Dopo una prima chance per il Diavolo, con Abate fermato in fuorigioco millimetrico, la Sampdoria ottiene al 4' un calcio di rigore per un presunto fallo di mano di Kessié su cross di Strinic. L'arbitro Valeri assegna il penalty, poi, però, grazie all'intervento del V.A.R., verifica l'inconsistenza del fallo dell'ivoriano e torna sulla sua decisione. La Samp, però, è viva, ed al 13' si riaffaccia dalle parti di Donnarumma grazie ad un colpo di testa di Duvan Zapata sul quale l'estremo difensore campano fa buona guardia. Al 17' l'attaccante blucerchiato si rende ancora pericoloso, ma il pallone finisce fuori. I rossoneri ci provano con Suso e Kalinic, ma è la Samp ad avere in mano il pallino del gioco e il primo tempo termina senza partiolcari emozioni.

Nella ripresa, il Milan fatica ad imporre i propri ritmi. Al 56' Suso riceve da Kalinic e cerca il sinistro a giro, ma il pallone finisce alto. La manovra degli ospiti non è fluida e così le occasioni nascono da episodi. Al 68' Kessiè riesce ad infilarsi in area di rigore, ma al momento di tirare viene anticipato da Torreira. Poco più tardi, al 71', ecco la doccia fredda: su una palla vagante in area, Cristian Zapata è ingenuo e la spizza di testa. Il pallone finisce sui piedi di Duvan Zapata che spacca la porta con un destro poderoso. Montella corre ai ripari inserendo Calhanoglu e Cutrone al posto di Bonaventura e Suso. Poco dopo è il turno anche di Borini, che sostituisce Abate. Nel finale, Giampaolo inserisce Ricky Alvarez, che al primo pallone toccato confeziona il 2-0. Seconda sconfitta in campionato per il Milan dopo il pesante ko con la Lazio.

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I TOP

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Difficile individuare giocatori che raggiungono la sufficienza nel buio mezzogiorno genovese. Piuttosto positiva la prestazione di Ricardo Rodriguez che, soprattutto rispetto al compagno di riparto sulla fascia opposta, Ignazio Abate, spinge in attacco e si mostra costantemente sulla fascia sinistra, proponendosi per gli assist di Bonaventura e Biglia. Non basta, tuttavia, per poter sorridere, così come non basta la prestazione tutto sommato discreta di Alessio Romagnoli. Il difensore numero 13 è, tra i tre dietro, il più attento. Poche sbavature, diversi interventi precisi e puntuali.

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I FLOP

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Sono diversi, invece, gli elementi insufficienti nella sfida contro la Sampdoria. Su tutti, Cristian Zapata: dopo una partita giocata in maniera tranquilla, con interventi precisi, il colombiano rovina tutto con un disimpegno tanto grave quanto folle: il suo tocco di testa favorisce il cugino Duvan e condanna il Milan. Insieme a lui, fatica ancora Jesùs Suso, che continua a non trovare una posizione in campo nel 3-5-1-1. Lo spagnolo fatica ad accendersi e a rendersi protagonista nella trequarti blucerchiata. Terzo flop di giornata è Franck Kessiè: il centrocampista ivoriano, sin dall'inizio, appare stanco e poco lucido. Non perfetto in un paio di letture offensive, non riesce ad imporre il proprio fisico a metà campo, dove il Milan soffre molto.

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IL MISTER

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Voto decisamente insufficiente anche per Vincenzo Montella. L'Aeroplanino, infatti, tiene in panchina ancora una volta Musacchio, preferendogli Zapata, gravemente colpevole in occasione dei gol della Sampdoria. Non riesce ad incidere la coppia d'attacco, così come i cambi avvengono troppo tardi, con giocatori stanchi e fin lì poco protagonisti, come Bonaventura, Kalinic, Suso e soprattutto Kessiè. Un passo indietro grave ed importante: da giovedì, contro il Rijeka, bisognerà ripartire in un altro modo.

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