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Summit a Milanello: Milan compatto, ma è bandito il 7° posto

Mirabelli Fassone Milan
Ieri vertice tra Marco Fassone, Massimiliano Mirabelli e Gennaro Gattuso per parlare del presente ma anche per programmare il futuro del Milan

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' e 'Tuttosport' in edicola questa mattina hanno fatto il punto della situazione in casa Milan, soprattutto alla luce del tra l'amministratore delegato del club di Via Aldo Rossi, Marco Fassone, il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e l'allenatore Gennaro Gattuso.

I tre si sono chiusi in una stanza, per circa un'ora, e hanno parlato del presente della squadra rossonera, impegnata nella corsa per un posto in Europa League e in lizza per vincere la Coppa Italia, e del futuro a medio-termine, ovvero la programmazione dell'estate 2018. Questo incontro, al di là delle voci degli ultimi giorni che vorrebbero Mirabelli a rischio licenziamento, secondo la 'rosea' ed il quotidiano torinese, fa filtrare, chiaro, il messaggio della società rossonera: si andrà avanti tutti insieme, compatti, anche con Mirabelli. Anche perché, se realmente ci fossero state ombre sul futuro assetto dirigenziale, non avrebbe avuto senso il summit per pianificare, all'unisono, i prossimi mesi di vita rossonera.

La società ha quindi voluto serrare i ranghi in un momento particolarmente complicato per il Milan, che ha conquistato appena 4 punti nelle ultime 6 giornate, per arrivare al traguardo finale della stagione: primo obiettivo, la Coppa Italia, che i rossoneri contenderanno alla Juventus nella finalissima del prossimo 9 maggio allo stadio 'Olimpico'. Nel caso non si riesca ad alzare il trofeo nazionale al cielo di Roma, imperativo categorico è arrivare sesti in campionato. Comunque vada, il Milan vuole assolutamente accedere ai gironi di Europa League, senza passare dai preliminari, e ha bandito il 7° posto in classifica.

Non andare in Europa, infatti, potrebbe provocare scompensi economici gravi alla proprietà cinese, che ne chiederebbe conto anche alla dirigenza, soprattutto alla luce dei tanti soldi spesi sul mercato. Oltretutto, il settimo posto, che darebbe comunque al Milan la possibilità di giocare i turni preliminari per rientrare in Europa League dalla 'porta di servizio', costringerebbe Leonardo Bonucci e compagni a scendere in campo, dal 26 luglio al 30 agosto, tutti i giovedì, per tre turni preliminari anziché i due del 2017, con tutte le logiche conseguenze che ne risentirebbe la preparazione atletica estiva. Nonché la partecipazione all'International Champions Cup negli Stati Uniti, già annunciata dal club, che porterà nelle casse rossonere 3-4 milioni di euro.

Ieri, a Milanello, si è parlato anche di questo, si sono esaminati nel dettaglio il 'Piano A' ed il 'Piano B', in base al piazzamento che otterrà la squadra in classifica. Per quanto concerne il mercato estivo, mentre 'La Gazzetta dello Sport' sostiene non se ne sia proprio parlato, per 'Tuttosport' sarebbe stato fatto un primo punto, con Gattuso che in quest'ultimo mese si farà un'idea per capire chi dovrà per forza restare e chi, invece, potrà essere ceduto per fare cassa. Il tutto, in attesa delle decisioni UEFA sul settlement agreement che, di fatto, potrebbero condizionare ulteriormente le mosse del Milan.

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