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Montella, il suo film rossonero: ha regalato l’ultimo trofeo a Berlusconi

Vincenzo Montella Supercoppa Milan
Vincenzo Montella ha vinto, nel dicembre 2016, la Supercoppa Italiana a Doha (Qatar) superando la Juventus ai calci di rigore

Daniele Triolo

Vincenzo Montella, secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, ha tenuto a battesimo la nuova proprietà cinese del Milan in tutto e per tutto: primo allenatore dei cinesi, ma anche primo tecnico a subire l'onta dell'esonero nel nuovo corso del club di Via Aldo Rossi. Montella, per fare spazio a Gennaro Gattuso, lascia comunque i colori rossoneri, quelli per cui tifava in infanzia, a testa alta: ha restituito, difatti, al Milan alcune cose che mancavano da un po' di tempo.

Se ne va, però, con il rammarico di essere stato allontanato, forse, nel momento in cui lo meritava di meno, quando la squadra sembrava essere realmente in crescita e i risultati non arrivare soltanto per una massiccia dose di cattiva sorte. Nell'ultima stagione, le crepe nel Milan montelliano erano arrivate a inizio settembre, con l'1-4 rimediato in casa della Lazio; poi le sconfitte contro Sampdoria, Roma, Inter e Juventus hanno acuito la crisi al punto tale che, dopo quattro gare in casa senza segnare e con l'appuntamento con la vittoria interna che tarda di 2 mesi, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli non hanno potuto fare altro che decidere di cambiare rotta.

L'esonero di Montella, ha sottolineato però la 'rosea', è sempre stato considerato come l'ultima carta da calare, perché tanto i dirigenti quanto la proprietà hanno nutrito fiducia costante nel suo lavoro e, finché è stato possibile, lo hanno sostenuto. Questo anche perché l'Aeroplanino, non va dimenticato, la scorsa stagione, con una rosa di gran lunga inferiore a quella in suo possesso in quest'annata, ha centrato il sesto posto in campionato e riportato il Milan in Europa dopo 4 anni di assenza e, oltretutto, ha anche vinto, nel dicembre 2016, a Doha, la Supercoppa Italiana in finale contro la Juventus, restituendo al Diavolo un trofeo che mancava da 5 anni.

Ultima coppa della 31enne epopea di Silvio Berlusconi, che va ad unirsi ai meriti di avere lanciato Jesús Suso, confermato Gianluigi Donnarumma, scoperto Manuel Locatelli e riportato entusiasmo al pubblico di San Siro.

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