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Cessione Milan, le dichiarazioni di Berlusconi non preoccupano i cinesi

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Le recenti interviste di Silvio Berlusconi sembrano lasciare tranquilli i cinesi: i futuri proprietari ottimisti per il closing del prossimo 13 dicembre

Daniele Triolo

Le parole di Silvio Berlusconi (“”) hanno fatto molto 'rumore', negli ultimi giorni, poiché sembrava che l'operazione di , dato praticamente per scontato, fosse sul punto di saltare in aria.

Al contrario, come riferito questa mattina da 'La Gazzetta dello Sport', dal 'Corriere della Sera' e da 'Libero', le dichiarazioni di Berlusconi, per i cinesi, non costituiscono un elemento di novità nella vicenda, anzi, tutt'altro: si tratta di . I tempi, però, non consentono più dietrofront: sia Fininvest sia 'Sino-Europe Sports' procedono a passo spedito verso . Berlusconi, naturalmente, terrebbe il Milan nel caso in cui l'affare dovesse per qualsiasi motivo saltare, ma questa ipotesi appare inverosimile.

Il Presidente del Milan ha dichiarato anche come si sia trovato, in sostanza, costretto ad accettare l'unica offerta seria per il club rossonero, quella di 'Sino-Europe Sports', dopo aver constatato . Intanto, sul fronte cinese, oltre a non esserci preoccupazione, c'è un certo ottimismo per l'arrivo delle autorizzazioni per l'esporto di capitali dalla Cina, senza alcun bisogno di dover ricorrere al (devono ancora versare a Fininvest 420 milioni di euro, più 220 milioni di euro a copertura dei debiti, dopo i 100 di caparra già pagati) dalle banche europee.

Una proroga del closing? Possibile, hanno sottolineato la 'rosea' ed il 'CorSera', soltanto nel caso in cui ai cinesi, autorizzazioni alla mano, servissero pochissimi giorni in più per il completamento del normale iter burocratico.

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