Sabato sera, 7 novembre, alle ore 20.45, il Milan di Sinisa Mihajlovic riceverà a 'San Siro' l'Atalanta di Edoardo Reja per dare seguito all'attuale momento positivo: i rossoneri hanno difatti conquistato 10 dei 12 punti a disposizione nelle ultime gare, avendo centrato, dopo il pareggio per 1-1 in trasferta contro il Torino, tre vittorie consecutive contro Sassuolo (2-1), Chievo (1-0) e Lazio (3-1 fuori casa).
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MILAN – ATALANTA, i dubbi di Mihajlovic: Honda o tridente ‘pesante’
Contro gli orobici, che vantano ben 17 punti in classifica, (pareggio per 2-2 a Reggio Emilia contro il Sassuolo alla 3^ giornata, vittoria per 1-0 ad Empoli alla 5^), Mihajlovic dovrà però fare i conti con un po' di assenze e qualche giocatore acciaccato dopo il recente tour de force. Sabato non sarà sicuramente della partita Andrea Bertolacci, uscito anzitempo dal prato dell'Olimpico a causa di una lesione al bicipite femorale sinistro: al suo posto, è pronto a giocare dall'inizio Andrea Poli. Il dubbio tra Riccardo Montolivo, che ha terminato malconcio la partita di Roma, e Nigel De Jong verrà sciolto soltanto nelle ultime ore prima del match, mentre, in difesa, il posto di Alex, che sta gradualmente recuperando dal trauma cranico rimediato contro la Lazio, rientrerà Philippe Mexés, domenica in rete dopo 68'' dal suo esordio in campionato.
Il dilemma principale, però, che attanaglia in queste ore Sinisa Mihajlovic riguarda l'attacco: il cartellino giallo rimediato nei minuti finali del match dell'Olimpico, infatti, farà saltare per squalifica Milan-Atalanta al grande ex di turno, Giacomo 'Jack' Bonaventura. Il fantasista rossonero, finora quasi sempre decisivo nei successi del Diavolo, con 2 reti (realizzate contro Palermo, su punizione, e Udinese, in contropiede), e ben 5 assist, riposerà in vista della sfida del 21 novembre contro la Juventus, in programma allo 'Stadium' dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, lasciando momentaneamente il posto in squadra ad un suo compagno: sì, ma chi? Sarà titolare inamovibile Carlos Bacca al centro del tridente offensivo, con le sue 6 reti nelle 9 gare che ha cominciato dall'inizio, e sarà presumibilmente confermato anche il positivo Alessio Cerci, che sta tornando sui livelli fatti vedere nella Torino granata: in luogo di Bonaventura, quindi, Mihajlovic sta valutando una doppia ipotesi: sposterà Cerci a sinistra, e, a destra, farà giocare uno tra Keisuke Honda (al momento, favorito) e M'baye Niang, che ha da poco recuperato dall'infortunio al piede patito in estate ed appare pronto per debuttare in campionato.
Qualora Mihajlovic decidesse di schierare Honda, lo farebbe principalmente per tre motivi: il primo è che il giapponese, il quale si è visto respingere dall'amministratore delegato all'area sportiva Adriano Galliani la richiesta di cessione a gennaio, vuole far ricredere l'allenatore che lo ha relegato sempre in panchina nell'ultimo mese; in seconda battuta, la scelta di Honda potrebbe rivelarsi giusta per gestire meglio qualche pallone in fase offensiva, rispetto, magari ad un attaccante 'puro' che tende a giocare poco con i compagni ed a puntare direttamente la porta. Infine, Honda potrebbe giocare perché, con la sicura assenza di Bertolacci e con Montolivo non in perfette condizioni fisiche, la sua tecnica consentirebbe di innalzare un minimo il livello qualitativo della squadra da opporre all'Atalanta.
Nel caso in cui, al contrario, Mihajlovic decidesse di far giocare dal 1' Niang, tale scelta si spiegherebbe con la volontà del Milan di schiacciare sin da subito gli avversari entro la propria metà campo: con tutta probabilità, gli orobici scenderanno in campo a Milano arroccati dietro, e pronti a far male in contropiede. Ecco perché, schierare Niang largo a destra, quale costante spina nel fianco della retroguardia nerazzurra, terrebbe l'Atalanta sotto pressione e potrebbe consentire al Milan di avere, in area di rigore, un'arma in più da utilizzare verso la porta difesa da Marco Sportiello. Appare improbabile, invece, un utilizzo di Luiz Adriano, che dovrebbe partire dalla panchina. A meno che Mihajlovic non sorprenda tutti, e decida inaspettatamente di cambiare modulo, passare al 4-4-2 (o meglio, 4-2-4), con Honda e Cerci larghi sulle fasce, e la coppia d'attacco Bacca – Adriano in area di rigore. Ipotesi remota, certo, ma applicabile nel caso in cui il Milan dovesse trovare difficoltà a venire a capo dell'incontro.
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