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TOP&FLOP di Carpi-Milan: il meglio e il peggio in casa rossonera

Niang, attaccante del Milan, Getty Images
Gara difficile quella di stasera per il Milan a Carpi. Squadra difficile da affrontare quella emiliana: ecco i top e i flop in maglia rossonera.

Donato Bulfon

TOP 3 - Bonaventura

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Timido nel primo tempo, uno tra i migliori in campo nella ripresa. Jack non si smentisce mai, è lui che tiene a galla i suoi mettendo pepe in ogni azione offensiva del Milan. Pericoloso sempre dai calci piazzati, Bonaventura prova in tutti i modi a mandare in gol i suoi compagni, ma la scarsa assistenza degli altri centrocampisti non lo aiuta. Certezza.

TOP 2 - Donnarumma

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Il giovane portiere rossonero ormai è una certezza. Il Carpi ci prova, tira diverse volte in porta, ma Gigio sventa ogni minaccia e da tranquillità a tutta la difesa del Milan. Sempre pronto, sempre presente, Donnarumma conferma ogni domenica che l'intuizione di Mihajlovic è stata giusta. Provvidenziale.

TOP 1 - Niang

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E' l'unico nell'attacco del Milan che riesce stabilmente a saltare l'uomo e a dare superiorità numerica alla propria squadra. Veloce, tecnico, molto più disciplinato rispetto al passato, Niang sembra essere l'unico insostituibile dell'attacco rossonero. Ogni volta che prende palla crea il panico tra le maglie avversarie.

FLOP 3 - Bacca 

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Poco presente, forse è stanco davvero. Carlos non riesce ad incidere, soprattutto nei momenti in cui si chiede a lui quel qualcosa in più. Il movimento c'è, ma da un attaccante ci si aspettano le occasioni da gol e i tiri in porta che da lui questa sera non sono arrivate. Nel frattempo, Luiz Adriano preme per giocare e il posto in avanti non è affatto assicurato. Appannato.

FLOP 2 - Abate 

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Spettatore non pagante. Ignazio Abate questa sera è stato completamente fuori dal gioco, lontano parente dei grandi terzini destro del passato rossonero. Nessuna azione degna di nota, pochi spunti e nessun cross, spinta in avanti pressochè inesistente. Desaparecido.

FLOP 1 - Cerci 

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Altra gara, tanta fiducia ma poca concretezza. Cerci non riesce a trovare la quadra, anzi spesso si intestardisce in dribbling inutili e in giocate prevedibili. Una serataccia, fuori dal gioco e poco incisivo: due occasioni nitide per segnare ma non è mai riuscito ad inquadrare la porta. Rimandato.

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