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Pagelle Milan-Spal: riecco Higuain e Calhanoglu. Suso, che ingenuità

Il Milan festeggia Higuain, Getty Images
Voti, giudizi e analisi di Milan-Spal: i rossoneri ritrovano gol, sorrisi e successi nell'ultima gara del 2018 e nell'ultimo match del girone di andata!

Luca Fazzini

LA PARTITA

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Dopo un dicembre nero e con la panchina di Gattuso traballante come mai prima d’ora, il Milan ospita la Spal per l’ultima gara del 2018. I rossoneri partono forte e al 7’ impensieriscono Gomis, con il tiro di Suso, deviato dal portiere emiliano. Al 13’ gli ospiti passano: il tiro apparentemente innocuo di Petagna viene sporcato da Romagnoli e beffa Donnarumma. Nemmeno il tempo di esultare che gli uomini di Semplici subiscono il pareggio, grazie al gol splendido di Castillejo, che al 16’ si inventa un sinistro terra-aria che finisce all’incrocio dei pali opposto. Al 35’ grande occasione per Bakayoko, che calcia però alto un rigore in movimento.

Nel secondo tempo, i rossoneri provano a ripartire con i ritmi alti: Gattuso – a metà ripresa – toglie Castillejo e Abate, inserendo Cutrone e Calabria. Tempo un minuto ed ecco il gol: Calhanoglu serve Higuain che, davanti a Gomis, trasforma. Il Pipita abbraccia prima tutta la panchina e poi Gennaro Gattuso, sciogliendosi in un urlo liberatorio e ritrovando il gol casalingo dopo due mesi. La Spal fatica a far male, i padroni di casa non riescono a trovare il tris nonostante una buona occasione sui piedi di Kessié. Nel finale Suso viene espulso (salterà la Supercoppa): la Spal ha un’ultima grande occasione, ma Donnarumma vola all’angolino e dice di no. I rossoneri tornano a sorridere dopo 27 giorni: ora tempo per riposare e pensare al mercato.

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 LE PAGELLE 

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Donnarumma 7 - Fenomenale nel finale con un volo all'angolino. Non può nulla sul gol.

Abate 6 – Non è sempre preciso in fase di cross, ma si propone spesso in sovrapposizione dalle parti di Suso. Ok in difesa, dove non concede spazi (dal 63’ Calabria 6 - Entra e amministra sulla fascia).

Zapata 6.5 – Impeccabile: non concede mai spazi ai difensori avversari, chiude bene su Antenucci con continui anticipi e chiusure.

Romagnoli 5.5 – Disputa una gara attenta e sicura, ma l’errore in occasione del gol poteva costare caro. È sfortunato sulla deviazione, ma si fa saltare troppo facilmente da Petagna.

Rodriguez 6 – Attento e ordinato come sempre: spinge il giusto, non concede nulla in fase difensiva.

Kessiè 6 – Impalpabile: corre tanto, ma non sempre lo fa nel modo giusto. Non si inserisce mai e a centrocampo non riesce ad alzare il ritmo come vorrebbe.

Bakayoko 6.5 – Sbaglia un rigore in movimento nel primo tempo, ma per il resto è il migliore dei suoi: corsa, personalità, palloni recuperati e buona gestione della sfera. L’ex Chelsea è sempre più punto di riferimento della mediana.

Calhanoglu 6.5 – Nella serata di San Siro si sono rivisti sprazzi del vero Calhanoglu: cambi di gioco, personalità in fase di impostazione e piedi educatissimi sono il suo biglietto da visita. Poco concreto in zona gol, ma è lui a servire Higuain per il 2-1.

Suso 5 – Poco pericoloso in zona gol, anche se dai suoi piedi parte l’azione dell’1-1 di Castillejo. Esce per espulsione: un rosso che pesa molto. Salterà la Supercoppa contro la Juventus.

Higuain 6.5 – Gioca un primo tempo ignobile, lamentandosi di continuo con i compagni. Nella ripresa, poi, trova il gol liberatorio, seguito dalle lacrime e dall’abbraccio con i compagni. Si sblocca, inizia a correre di più e prova a farsi vedere in area. Che sia tornato il vero Pipita? (dall’82’ Borini 6 - Entra con voglia e personalità).

Castillejo 6.5 – Nel primo tempo è sicuramente l’attaccante più attivo: corre su e giù per la fascia sinistra e trova il gol del pareggio con un bellissimo missile terra-aria (dal 62’ Cutrone 6 - Le due punte funzionano quanto basta: dopo 1' dal suo ingresso, Higuain trova il gol).

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 IL MISTER

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In una gara decisiva per il suo futuro, Gennaro Gattuso può sorridere: il 4-3-3 premia, così come la scelta di Castillejo titolare, con lo spagnolo che trova un gol tanto bello quanto pesante. Azzecca i cambi nella ripresa, quando inserisce Cutrone e – con le due punte – trova subito la rete. Il gol di Higuain è un ulteriore motivo di gioia, così come gli sprazzi di Calhanoglu. Ora c’è tempo per riorganizzare le idee e ricaricare le pile, con un occhio al mercato.

 

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