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Pagelle Milan-Lazio: Kessiè, un rigore che pesa. Romagnoli e Bakayoko leader

Tre punti pesantissimi per il Milan, che torna a vincere in una gara clou per la Champions, riportandosi al 4° posto in solitaria. I voti del match

Luca Fazzini

Franck Kessie, Milan, Getty Images
 Bakayoko in azione (Getty Images)

Non una partita da ‘win or go home’, ma poco ci manca: a San Siro, Milan e Lazio si giocano una notevole fetta di Champions League. L’avvio è di impronta biancoceleste, con la difesa che si perde Immobile. Il centravanti ospite va al tiro, ma Reina è bravissimo in tuffo. I rossoneri provano ad alzare il ritmo: al 27’ Kessié calcia dal limite, ma Strakosha para facilmente. Poco dopo, Suso ci prova con il sinistro, la palla termina alta di pochissimo. San Siro aumenta i decibel, Piatek sfiora il gol con un colpo di testa che termina out per una questione di centimetri. L’ultima chance del primo tempo è però ospite, con Immobile che si inserisce in area e calcia: la palla sbatte sul palo esterno e termina sul fondo.

Nella ripresa, Inzaghi deve rinunciare da subito a Correa, infortunato. I rossoneri ci provano con Calhanoglu, ma al 64’ è ancora Reina che deve rispondere presente su Romulo, pericoloso con un inserimento. Al 66’ Gattuso toglie Calabria e Romagnoli, entrambi acciaccati, inserendo Laxalt e Zapata. I padroni di casa passano al 3-4-2-1, ma faticano a costruire. Al 77’ Rocchi indica il dischetto per un fallo di mano in area, ma il Var lo toglie. Un minuto dopo, però, il penalty è netto: Musacchio viene steso in area e il fischietto non ha dubbi. Kessié si carica sulle spalle la responsabilità e non fallisce, spiazzando Strakosha. Nel finale Inzaghi viene espulso, Suso e Cutrone sfiorano il raddoppio con due conclusioni nel recupero. Dopo 6' di extratime, tuttavia, Rocchi fischia la fine: in campo si scatena il parapiglia, mentre sugli spalti si diffonde l'urlo di San Siro.

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