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Pagelle Milan-Arsenal: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Franck Kessié Milan
Tutto il meglio e il peggio di Milan-Arsenal, match di andata degli ottavi di finale di Europa League finito da pochi minuti a San Siro

Luca Fazzini

LA PARTITA

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Il Milan inizia la partita come meglio non potrebbe, aggredendo l'Arsenal su ogni pallone e ricacciando i "Gunners" nella propria trequarti. Con il passare dei minuti la squadra di Wenger si adatta e prende coraggio, il gol al 15' è quasi una beffa per il Milan, che fino a quel momento aveva fatto la partita. Quell'episodio sfortunato, nato da un errore di Calabria, ma deciso da una deviazione di un incolpevole Bonucci che spiazza Donnarumma, cambia la partita: il "Diavolo" per de l'entusiasmo dei primi minuti, l'Arsenal invece trova coraggio, alza il baricentro e inizia a palleggiare con una certa sicurezza, costringendo i rossoneri a chiudersi e ripartire, ma con scarso successo tanto che l'Arsenal colpisce una traversa con Mkhitaryan (autore del primo gol) prima di segnare il 2-0 con Ramsey, servito da una palla geniale di Ozil.

Poche emozioni, da entrambi le parti, nel secondo tempo del match. Il Milan ha poche idee e confuse, anche quando passa al 4-4-2 per cercare di essere più offensivo. L'Arsenal, dal canto suo, si limita a gestire il vantaggio e il possesso del pallone, chiudendo gli spazi ai rossoneri, che dal canto loro fanno poco per colpire gli avversari.

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 I TOP 

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Difficile trovare qualcosa di positivo nella serata del Milan, ma non tutto è da buttare. Buone notizie arrivano da Leonardo Bonucci che è sfortunato (e incolpevole) sulla deviazione che porta all'1-0, ma poi gioca una partita di grande sostanza. Il numero 19 non solo non perde un duello, ma sbroglia diverse situazioni complicate e con i suoi lanci è spesso in grado di far ripartire i rossoneri.

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 I FLOP 

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Sono molti i rossoneri che meriterebbero di finire nell'elenco dei bocciati stasera, ma tra questi è impossibile non segnalare Davide Calabria. Il numero due deve fronteggiare un cliente difficilissimo come Henrikh Mkhitaryan,  ma viene  quasi tutti i pericoli maggiori per il Milan arrivano dalla sua parte, senza contare la palla persa che porta al primo gol dell'Arsenal. Chiamato a guidare il Milan per esperienza in campo internazionale e posizione in campo, Lucas Biglia gioca una partita a dir poco timida. L'argentino è fin troppo basso, quasi un terzo centrale di difesa. Dovrebbe essere la fonte del gioco rossonero, ma dai suoi piedi nasce pochissimo. "Correre è importante  nel calcio, ma non è tutto" una massima quasi banale, ma che adatta perfettamente alla partita di Franck Kessiè. L'ex Atalanta si danna l'anima nel pressing alto, ma viene infilato costantemente dalle trame degli avversari e quando il Milan riparte in contropiede non incide con saprebbe.

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 IL MISTER 

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Il Milan di Gennaro Gattuso, ormai ha una fisionomia ben delineata, nel modulo e negli uomini. Come se non bastasse "squadra che vince non si cambia", spazio dunque ai titolarissimi. Il problema, non è tanto nei giocatori scelti, ma nell'atteggiamento del Milan che sembra tornato ad essere la squadra impaurita, che affonda alla prima difficoltà perchè il Milan, stasera, dura 15 minuti, per spegnersi con al gol di Mkhitaryan. Nella ripresa passa al 4-4-2, prima con l'inserimento di Kalinic per Calhanoglu, poi con quello di André Silva per uno spento Cutrone e il Milan, sembra beneficiarne, pure senza mai pungere in maniera convinta il "Diavolo" riesce ad alzare il proprio baricentro e dare qualche fastidio in più all'Arsenal.

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