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Pagelle Cagliari-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

L'esultanza del Milan dopo un gol
L'analisi di Cagliari-Milan, gara conclusasi da pochissimi minuti alla 'Sardegna Arena', prima trasferta del 2018 dei rossoneri di Rino Gattuso

Luca Fazzini

 L'ANALISI 

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Reduce dalla sosta per le vacanze, il Milan riparte dalla trasferta di Cagliari: Gattuso schiera il 4-3-3 con Kalinic in attacco. Pronti-via e i padroni di casa passano in vantaggio. Barella, sul lato sinistro dell'area, rientra e calcia con il destro. Donnarumma è tutt'altro che impeccabile e il pallone termina alle sue spalle. A differenza di diverse altre volte, però, il Milan non si scompone e trova energie e coraggio per la reazione: Kalinic ci prova prima con un tentativo di girata e poi con un tocco ravvicinato, ma in entrambi i casi Cragno è reattivo. Al 35', Ceppitelli stende il croato in area: l'arbitro Guida non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Kessié, sul penaly, è freddo e sigla l'1-1. Dopo otto minuti, ancora l'asse Kalinic-Kessié si rivela vincente: l'ex Fiorentina tocca per il numero 79, che calcia di sinistro e buca Cragno per il 2-1 ospite.

Nella ripresa, gli uomini di Gattuso partono forte. Al 52', destro di Bonaventura dai 25 metri su cui Cragno è bravissimo a deviare in angolo con un tuffo spettacolare. I padroni di casa provano a prendere coraggio e alzano i ritmi offesivi: Pavoletti e Farias si rendono pericolosi in fase offensiva, ma Donnarumma prima e un errore poi favoriscono i rossoneri. I cagliaritani insistono, ma il Milan regge bene difensivamente. All'81', Faragò salta per l'ennesima volta Rodriguez, che lo ferma in maniera fallosa e si vede sventolare in faccia il secondo giallo. Milan momentaneamente in dieci, anche se pochi minuti dopo Barella subisce lo stesso provvedimento. Con il brivido finale per il colpo di testa di Pavoletti, si spengono i riflettori sulla Sardegna Arena: il Milan vince per la prima volta in stagione in rimonta e coglie la seconda vittoria consecutiva, che mancava da diverso tempo.

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 I TOP 

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Premio di 'man of the match' per Franck Kessié, che sul finale di primo tempo migliora e risolve la trasferta rossonera in quel di Cagliari. Prima trasforma il terzo rigore stagionale su tre, confermandosi freddo e concentrato dal dischetto. Quindi, pochi minuti più tardi, è bravo a farsi trovare al momento giusto nel punto giusto sull'assist di Kalinic. Insieme a lui, ampia sufficienza per Nikola Kalinic: il croato, va detto, sbaglia diverse occasioni in fase offensiva, ma è bravo a procurarsi il rigore, a servire Kessié per il gol del 2-1 e, in generale, si muove bene per tutto il fronte offensivo. Terzo 'top' è Davide Calabria, che conferma l'ottimo momento di forma iniziato circa un mese fa: ordine e attenzione, la fascia destra gode di freschezza portata dal numero 2 rossonero. Unica pecca il gol subito sul suo lato ad inizio gara.

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 I FLOP 

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Tra i volti meno positivi della serata sarda figura Jack Bonaventura: alla duecentesima presenza in Serie A, il numero 5 rossonero fatica nel ruolo di mezzala, risultando poco efficace in fase offensiva e perdendo diversi tempi di gioco. Insieme a lui, non brilla Ricardo Rodriguez: dopo un'ottima partenza ad inizio stagione, l'ex Wolfsburg si rende raramente pericoloso in fase offensiva, perdendo diversi palloni soprattutto quando rientra sul destro. E' in fase difensiva, tuttavia, dove Rodriguez fatica maggiormente: Faragò gli va via diverse volte e lo svizzero prova a fermarlo come può. Per due volte, però, Guida estrae (giustamente) il cartellino giallo, tanto che il numero 68 è costretto, con 10' di anticipo, ad andare sotto la doccia. Chiude la 'flop 3' Gigio Donnarumma: non una prestazione totalmente negativa per il portiere, condita anche da due buone uscite, ma l'errore sul gol del vantaggio rossoblù non può non essere sottolineato.

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 IL MISTER 

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Può sorridere Gennaro Gattuso, che inizia a dare un'identità definitiva al suo Milan. Squadra compatta e concentrata, che dopo Firenze (quando rimontò un solo gol), trova per la seconda volta in stagione una rimonta, ribaltando totalmente la gara da una situazione di svantaggio ad una di pieno vantaggio. La squadra regge fisicamente i 90 minuti: adesso arriverà il difficile, con un tour de force che metterà a dura prova i rossoneri.

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