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Pagelle Benevento-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Benevento Milan Bonaventura
Tutto il meglio ed il peggio di Benevento-Milan, gara da poco terminata allo stadio Vigorito: il report completo di 'Pianeta Milan'

Luca Fazzini

 L'ANALISI 

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Gara delicata a Benevento, dove il Milan affronta la squadra di De Zerbi, ancora a zero punto. Esordio sulla panchina rossonera per Gattuso, che schiera subito un 3-4-3 con Bonaventura, Suso e Kalinic. La prima occasione, all'11', è per l'attaccante rossonero ex Fiorentina, che non sfrutta al massimo un retropassaggio sbagliato da Letizia, calciando su Brignoli. Al 20' di prova Memushaj con un sinistro dal centro dell'area, che finisce largo. Dieci minuti più tardi è Suso a impegnare Brignoli con una punizione all'incrocio. Poco dopo, al 32', grande occasione per Parigini, che colpisce di testa su un inserimento in area, ma la palla finisce a lato. Al 38', gli sforzi del Milan vengono premiati: corner su cui ci prova due volte Bonaventura, la seconda è quella giusta. Si va così al riposo, con i rossoneri avanti 1-0.

Nella ripresa, il Benevento pareggia subito al 50': tiro di Letizia respinto da Donnarumma, Puscas si avventa per primo e ribadisce in rete. I padroni di casa prendono fiducia e coraggio ma nel miglior momento, ecco un cross di Bonaventura che trova Kalinic solo in area: il croato colpisce di testa e sigla il 2-1. Al 75', fallo di Romagnoli che ferma un attaccante avversario lanciato a rete: dopo l'ammonizione del primo tempo, il numero 13 prende un altro giallo e viene espulso. Il Benevento prende fiducia, Gattuso inserisce anche Zapata al posto di Suso. Gli ultimi dieci minuti sono un vero assalto dei padroni di casa, che insistono anche nei 5' di recupero concessi da Mariani. Gli sforzi vengono clamorosamente premiati quando Brignoli, il portiere dei padroni di casa, sale su uno degli ultimi calci d'angolo e colpisce di testa alle spalle di Donnarumma. Rossoneri beffati e che ancora una volta perdono punti: a Benevento finisce 2-2, con il primo, storico, punto dei padroni di casa in Serie A.

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 I TOP 

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Finalmente posizionato nel tridente d'attacco, dove tanto aveva fatto bene l'anno scorso, Jack Bonaventura ritrova la gioia del gol che mancava addirittura dai preliminari di Europa League contro lo Shkendija (fine agosto). Il colpo di testa nel primo tempo è gesto vitale per portare avanti i suoi, così come prezioso è l'assist che fornisce a Kalinic per il gol del 2-1. Proprio il croato è il secondo promosso della giornata: dopo la pioggia di fischi di domenica scorsa contro il Torino, l'ex Fiorentina torna a riassaporare il gol. Una rete tanto semplice quanto pesante, che sblocca un giocatore su cui Gattuso punta molto. Terzo top della sfida del Vigorito è Riccardo Montolivo: l'ex capitano conferma la costante crescita delle ultime settimane, giocando una gara attenta e ordinata, dove le geometrie che disegna in campo sono decisive per la buona manovra degli ospiti.

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 I FLOP 

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Non ci sono insufficienze gravi nel pomeriggio rossonero, dove a non brillare, però, è Jesùs Suso: schierato largo a sinistra in una posizione che lo spagnolo gradisce, l'ex Liverpool non trova mai la giocata che possa accendere la luce in attacco. Pochi guizzi e mai veramente pericoloso. Insieme a lui, fatica Fabio Borini: rientrato dall'infortunio che l'aveva tenuto fuori contro il Torino, l'esterno rossonero non incide mai sulla fascia destra, tanto che - dopo pochi minuti della ripresa - Gattuso gli preferisce Abate. Chiude il capitolo del flopAlessio Romagnoli, espulso per doppia ammonizione. Nonostante il rosso non appaia così netto, è tuttavia innegabile che quella del difensore rossonero sia un'ingenuità, dal momento che Romagnoli era anche conscio del giallo precedentemente preso.

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 IL MISTER 

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Con pochi giorni di lavoro, difficile vedere già i miglioramenti portati da Gennaro Gattuso. Il tecnico rossonero è un vero leone in panchina, continuando ad incitare i suoi ragazzi. I 3-4-3 porta qualche novità tattica, ma la base è quella della squadra di Montella. Grinta e carattere a parte, il Milan è quello delle ultime settimane. Ancora presto per giudicare, solo il tempo dirà chi ha ragione.

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