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Pagelle Arsenal-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

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Tutto il meglio e il peggio di Arsenal-Milan, match andato in scena oggi alle ore 21.05 all'Emirates Stadium di Londra: i nostri giudizi

Renato Boschetti

LA PARTITA

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Dopo la batosta di San Siro della scorsa settimana, il Milan si presenta all'Emirates Stadium con tutta l'intenzione di non fare da vittima sacrificale.

Anzi, partono forte gli uomini di Gattuso, che dopo nemmeno un minuto sfiorano il vantaggio con André Silva. I rossoneri fanno una partita attenta, cercando di creare gioco in contropiede senza scoprire il fianco al tridente dei londinesi. Mkhitarian e Ozil cercano di aggirare la difesa rossonera, che sembra in giornata di grazia. In fase offensiva, il Milan vive degli strappi sull'out di destra di Suso e Borini, che più volte si rendono pericolosi mettendo Monreal in difficoltà. Al 35' il Milan passa in vantaggio con un destro a giro di Chalanoglu, salvo farsi poi recuperare al 40' da un rigore generosissimo conquistato e realizzato da Welbeck. Un minuto dopo il Milan recrimina per un netto fallo di mano in area non fischiato a Mustafi. In finale di primo tempo il Milan va vicino al raddoppio con Silva.

Nella ripresa, il Milan attacca con ordine e pericolosità, creando spesso superiorità numerica sulle fasce, con Calhanoglu e Suso pronti a colpire. I rossoneri vanno vicini al gol con Cutrone prima e Kalinic poi, ma è l'Arsenal a passare grazie a un tiro di Xhaka deviato malamente in porta da Donnarumma.

Dopo il gol del vantaggio Gunners, la gara scema velocemente: Kalinic e Silva vanno vicini al pari di testa, ma Ospina è attento. Il match termina con un unico grande protagonista: il settore ospiti del Milan che canta e incanta l'Emirates dando una lezione di tifo all'Europa, nonostante il tap-in di testa di Welbeck su miracolo di Donnarumma.

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 I TOP 

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Un Milan galiardo e tosto si presenta all'Emirates per fare la partita e trovare una vittoria con due gol di scarto. A fine primo tempo, Calhanoglu interrompe finalmente la maledizione che impediva al Milan di segnare in terra d'Albione da tanto, troppo tempo. Sempre propositivo, sia al tiro che al cross, il turco è senza dubbio una delle note più liete di serata.

Se i rossoneri si rendono pericolosi è anche e soprattutto grazie alla fantastica gara di Borini, che sulla destra fa il bello e il cattivo tempo: i suoi cross dalla destra sono sempre pericolosi e invitanti, vedere alla voce André Silva con un destro a giro dopo pochi secondi di gioco, fuori di un soffio.

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 I FLOP 

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Altra giornata negativa per Ricardo Rodriguez che si vede poco e male in fase offensiva, mentre in difesa si perde diverse volte Welbeck e Mkhitaryan, rischiando il patatrac. Protagonista in negativo, seppur in maniera involontaria, del rigore conquistato e segnato da Welbeck.

Male anche Suso, mai in partita, specialmente nel primo tempo, quando non azzecca un singolo cross e una giocata, sprecando gli ottimi spazi creati da Borini sull'out di destra. Nota di demerito, la simulazione nel secondo tempo che gli costa un giallo.

Prestazione insufficiente, infine, per i due centrali di difesa: Romagnoli e Bonucci partono bene, ma soffrono terribilmente le imbucate in velocità di Welbeck e soci, permettendo loro di puntare l'area con la facilità di un coltello al contatto col burro.

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 IL MISTER 

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Dopo il battesimo di fuoco di sette giorni fa, Rino Gattuso impara la lezione e si presenta all'Emirates con un Milan più ragionato e coperto, pronto a limitare l'esuberanza sugli esterni degli inglesi. Per ampi tratti, il Milan domina e meriterebbe anche un vantaggio sostanzioso: Calhanoglu esterno sinistro è senza dubbio la mossa più azzeccata, con un 4-4-2 che regala solidità e presenza in attacco. Purtroppo, l'Arsenal di Wenger si rivela un avversario furbo e lesto ad approfittare degli "errori della giovinezza rossonera: siamo sicuri che sia un buon punto di partenza per la prossima stagione europea.

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