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Pagelle AEK Atene-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Hakan Calhanoglu Milan
Tutto il meglio ed il peggio di AEK Atene-Milan, gara della quarta giornata di Europa League: ecco come abbiamo visto il match dello stadio Spyros Louīs

Edoardo Lavezzari

 L'ANALISI 

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Dopo la sconfitta con la Juventus e le parole di Vincenzo Montella, che si era detto sereno e convinto che per il Milan sarebbe arrivato il tempo della raccolta dopo quello della semina, aspettarsi qualcosa di più dai rossoneri era a dir poco lecito. Invece i rossoneri, nello stadio dove 10 anni fa hanno alzato per l'ultima volta la Champions League, sono scesi in campo poche idee e ancora meno aggressività. Il primo tempo del Milan non è certo di alto livello. A far la partita, spinti dal loro pubblico, sono spesso i greci che al 14' spaventano Donnarumma con Helder Lopes, al termine di un bel contropiede. Per il primo tiro del Milan, una conclusione lontana dallo specchio di Bonucci, bisogna aspettare il 44'. Nella ripresa Montella cambia qualcosa, mette Suso per Cutrone e torna al 3-4-2-1. Il primo sussulto del match arriva al 55' quando Montolivo colpisce un palo, ma è solo un lampo nella notte, anche perchè è l'AEK a farsi vedere dalle parti di Donnarumma, qualche minuto dopo. La partita si avvia alla conclusione così, senza sussulti, proprio come la serata piatta di un Milan deludente.

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 I TOP 

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Suso avrebbe dovuto avere, ampiamente meritata, una serata di riposo, ma il pessimo primo tempo del Milan ha costretto Montella ad affidarsi ancora una volta a Suso e lo spagnolo, come sempre, ha risposto presente. Il suo ingresso in campo porta più ritmo e qualche certezza in più nel Milan, che nella ripresa, almeno, pare più vivo. Rientrato dopo la doppia squalifica di campionato Leonardo Bonucci si è piazzato al centro della difesa a tre del Milan e in una serata in cui ha avuto poco da fare in fase di non possesso, raramente l'AEK si è visto nella trequarti rossonera, l'ex Juventus ha avuto la possibilità di mettersi in mostra in fase di impostazione. Dai suoi piedi non nascono cose straordinarie, ma è sembrato uno dei pochi davvero motivato a far bene.

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 I FLOP 

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Questa poteva essere una chance importante per Manuel Locatelli visto l'infortunio di Biglia e la necessita di tirar fiato di Kessiè. Il ragazzo classe '98, però, non la sfrutta di certo e anzi mette in campo una prestazione da dimenticare. Falloso e ammonito già nel primo tempo, Locatelli non entra mai in partita, soprattutto quando è il Milan a dover gestire il pallone e non a caso viene sostituito per Kessié nel secondo tempo. Schierato nel ruolo naturale di trequartista, Hakan Calhanoglu gioca una partita ricca di errori e poverissima di passaggi illuminanti. Nel secondo tempo, al suo fianco, arriva Suso, ma la musica non cambia. Dopo tante partite in cui lo abbiamo messo tra i migliori, stasera finisce nella lista dei peggiori. Parliamo di Fabio Borini che stasera è parso molto meno incisivo del solito. Sulla sua fascia succede poco e dai suoi piedi nasce poco o niente. Dopo tante partite da titolare si prende un turno di riposo, capita anche ai migliori.

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 IL MISTER 

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Nel prepartita ha usato parole rassicuranti Vincenzo Montella si è detto sereno, tranquillo, ma per quanto visto stasera c'è poco da star tranquilli. Il Milan entra in campo con il piede sbagliato e butta via il primo tempo contro un avversario decisamente più motivato, ma sicuramente meno tecnico del Milan. Le due punte, riproposte dopo qualche settimana, funzionano particolarmente e tanto André Silva quanto Cutrone nel primo tempo sono spettatori in campo. A farne le spese è proprio Cutrone, sostituito all'intervallo per Suso. Prova anche a dare la scossa al centrocampo, mettendo Kessié al posto di Locatelli. Per gli ultimi 10 minuti butta nella mischia anche Kalinic, ma senza passare a due punte. Una mossa difficile da comprendere, soprattutto perchè l'AEK ha fatto pochissimo per vincere la partita.

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