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COPPA ITALIA, MILAN PERUGIA 2-0: LA TOP 3 ROSSONERA

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I rossoneri di Siniša Mihajlović liquidano 2-0 il Perugia a ‘San Siro’ ed accedono al turno successivo di Coppa Italia: una vittoria convincente, siglata dalle reti nella prima frazione di gioco di Keisuke Honda e Luiz Adriano,...

Daniele Triolo

I rossoneri di Siniša Mihajlović liquidano 2-0 il Perugia a 'San Siro' ed accedono al turno successivo di Coppa Italia: una vittoria convincente, siglata dalle reti nella prima frazione di gioco di Keisuke Honda e Luiz Adriano, che serve come buon viatico all'impegno, molto più difficile, che attenderà il Milan all'avvio del campionato in quel di Firenze. Nella serata milanese, sono emersi in particolare tre giocatori, che meritano una menzione speciale per la prova offerta sul terreno di gioco.

3) Carlos Bacca: 'El Peluca' conferma, partita dopo partita, di valere l'investimento di 30 milioni di euro effettuato dal Milan per strapparlo al Siviglia vincitore dell'Europa League. Il colombiano è una furia: accelerazioni improvvise, colpi di tacco mai fini a loro stessi, ma sempre utili a liberare un compagno, una visione di gioco degna di un trequartista per uno che, di ruolo, farebbe il bomber. Ispira l'azione del raddoppio, poi finalizzata dal compagno di reparto Luiz Adriano; è sempre nel vivo dell'azione, creando scompiglio tra le maglie della difesa ospite, dà l'impressione di essere tanto imprevedibile quanto letale. Nel finale di primo tempo trova anche la via della rete, con un gran destro che si infila nell'angolino lasciando impassibile Rosati: peccato che la posizione di fuorigioco attivo di Luiz Adriano cancella dal tabellino dei marcatori una prodezza che avrebbe di certo meritato. Il Milan sembra aver trovato un centravanti di livello internazionale.

2) Keisuke Honda: dicono che sia triste, che voglia essere considerato di più dallo staff tecnico, che sia sul punto di valutare eventuali offerte dalla Premier League (lo seguono Tottenham ed Everton) qualora arrivasse al Milan anche Zlatan Ibrahimović. Intanto, però, il giapponese regala una prestazione di altissimo profilo al suo pubblico: una rete di pregevole fattura, arrivata grazie ad una finta di corpo di Luiz Adriano ed ad un bell'inserimento del samurai nel cuore dell'area perugina; un calcio di punizione che, se non fosse stato per Rosati, avrebbe regalato al numero 10 del Milan una doppietta nel giro di pochissimi minuti di gioco. Più in generale, una prova di tanta sostanza, enorme spirito di sacrificio e persino un buon ritmo: appare rivitalizzato dalla cura Mihajlović. Se continuasse su questi livelli, sarebbe difficile per Ménez riuscire a scalzarlo dal ruolo di trequartista titolare.

1) Luiz Adriano: si è sbloccato il protagonista forse più atteso della serata. Più di Bacca. Già perché, il brasiliano, nelle sue prime uscite in maglia rossonera, si era impegnato molto, ma obiettivamente non aveva brillato molto, sembrando talvolta un pesce fuor d'acqua negli schemi dell'allenatore serbo. Probabilmente, aveva solo bisogno di migliorare nella condizione atletica e di perfezionare l'intesa con i compagni. Perché stasera l'ex Shakthar Donetsk, in campo sembrava una furia: Honda sblocca l'incontro grazie al suo velo e, da buon compagno di squadra, il giapponese gli ricambia il favore una ventina di minuti dopo. Il bomber verdeoro non sbaglia davanti a Rosati e sigla il suo primo gol ufficiale in maglia rossonera. Per tutto l'arco dell'incontro, Luiz Adriano corre tanto, crea varchi per le incursioni di Bacca, Bertolacci e lo stesso Honda, si muove su tutto il fronte d'attacco senza mai pestare i piedi al collega colombiano e, inoltre, prende un sacco di botte dai centrali della difesa perugina. Si abitui in fretta, perché in Italia i difensori picchiano duro.

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