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LIVE Milan – Gattuso: “André Silva deve svegliarsi, aspetto Bacca”. Mirabelli: “Suso? No Inter, non compriamo solo per comprare”

Gennaro Gattuso e Massimiliano Mirabelli del Milan
Gennaro Gattuso e Massimiliano Mirabelli, tecnico e direttore sportivo del Milan, parlano in conferenza stampa a Milanello al raduno del Milan: le dichiarazioni in tempo reale!

Redazione

LE PAROLE DI GATTUSO

Al raduno del Milan hanno parlato di mercato e società il DS Massimiliano MIRABELLI () e l'allenatore rossonero Gennaro Gattuso. Di seguito le dichiarazioni del mister.

  • Sugli obiettivi: "Vogliamo vivere la quotidianità con tranquillità. Dobbiamo iniziare a lavorare, con entusiasmo. E' facile dire che l'obiettivo è la Champions, ma se ci rifletto, è difficilissimo. Iniziamo a sbagliare il meno possibile".
  • Su Bacca: "La società gli ha dato un prezzo. Se non trova una soluzione, viene qui. Spero lo faccia con voglia e impegno. Lo prenderò in considerazione".
  • Sul cambio tra Fiori e Magni: "C'è anche Gigi Ragno, che ha lavorato con Alfredo. Tutte le persone che sono arrivate al Milan, conoscono da dieci e più anni il club. Non ho tempo da perdere nel spiegare come funziona: conoscono l'ambiente, sanno come lavorare. Con Magni perdiamo un grande professionista, è stata una scelta sia mia che societaria. Abbiamo cercato un professionista come Valerio, che conosceva l'ambiente. E' arrivato anche un portiere come Reina, ma non c'è nulla contro il professionista Magni".
  • Sull'eventuale cambio di proprietà e il rapporto con Mirabelli: "Siamo una coppia che lavora dalla mattina alla sera, si guarda in faccia pane al pane, vino al vino. C'è un confronto di rispetto, non dobbiamo convincerci. Si lavora per il bene del Milan, per migliorare ciò che facciamo. Si può sbagliare, ma prima ci pensiamo, a volte ci insultiamo anche in dialetto calabrese".
  • Su Zaza: "Ha caratteristiche di un giocatore che già abbiamo: Cutrone. Non ha la stessa esperienza, ma ce l'abbiamo. Ad oggi siamo a posto con gli attaccanti".
  • Su Kalinic e l'esclusione dal Mondiale: "Ci ho parlato. Ha sbagliato solo un aspetto: soffriva di un'infiammazione pubalgica. Quando è andato via, non è stato onesto con il suo allenatore. Il suo allenatore pensava dovesse andare sempre a 1000 all'ora, quindi è venuta fuori questa problematica. Ho parlato con lui, non è facile allenare Nikola. E' un ragazzo sensibile, non porta rancore. Sa vivere, si sa comportare. L'errore più grande è stato non essere onesto con il suo allenatore".
  • Sul modulo e qualche cambiamento: "Sì, ripartiamo da dove abbiamo finito, ma potremo vedere la difesa a tre a partita in corso. Stiamo pensando a qualche modifica".
  • Sulla normalità in società, dopo le esperienze passate: "Da quando sono arrivato, qui - ringraziando Dio - sto facendo l'allenatore. Non ho mai messo becco su altri temi, da due giorni a questa parte mi sento meglio. Sono a Milanello, si parla di calcio, si preparano gli allenamenti. Il nervosismo e le ansie passano, faccio quello che mi piace. Il momento più brutto è stato quando ero da solo, che avevo finito il tempo per la moglie e i figli".
  • Su qualche obiettivo tra i giocatori del Mondiale: "Non c'era bisogno di andare al Mondiale per vedere i giocatori, siamo andati perchè era giusto. Non dobbiamo comprare tanto per comprare, ci servono giocatori con caratteristiche tecniche ed umane ben precise. Tante volte si trascura il lato caratteriale, io do importante al livello umano".
  • Su Halilovic: "In questo Mondiale tante mezze punte stanno giocando mezzala. Lo vedo in quel ruolo, con caratteristiche ovviamente diverse da Kessié".
  • Sul Mondiale vinto 12 anni fa e su Buffon: "Non avrei mai pensato che a 40 Gigi giocasse ancora da protagonista. E' andato in una storia gloriosa come il Psg, che in questo momento è al top al mondo, sia sportivamente che economicamente. Mi ha sorpreso perchè nel 2010 aveva la schiena a pezzi, invece siamo qui a parlare ancora di Gigi".
  • Su André Silva: "E' il campo che parlerà. Io parlo ad esempio di Bacca: spero venga con la voglia di sudare e far fatica, non volendo andar via. Se deve rimanere qui, lo deve fare come dico io, non come dice lui. So le caratteristiche di Cutrone. André Silva sa che dopo un anno si deve svegliare, si deve dare una svegliata. Quello che ha fatto l'anno scorso non basta".
  • Sull'abbondanza di portieri: "Chi sta meglio gioca. E' meglio avere due grandi portieri che non averne. Sarà un mio problema, sarà difficile scegliere".
  • Se la società gli ha chiesto un obiettivo: "Dopo il 20 maggio sono stato per dieci giorni, ogni giorno, a Casa Milan, per parlare con Mirabelli e Fassone. Di obiettivi non abbiamo ancora parlato, ci sono problematiche più importanti".
  • Sull'Europa: "La mia paura era sentire una parola di troppo in questi giorni. La testa deve portarci a sapere che giocheremo l'Europa, poi vedremo la sentenza del 19. Fino a lì dovremo pensare che l'Europa League la giocheremo".
  • Su un ruolo da rinforzare: "Ho sempre detto che serve una mezz'ala con le caratteristiche di Kessié, un sostituto per l'attaccante esterno. Abbiamo poi quattro attaccanti, ma se non esce nessuno, non entra nessuno".
  • Sugli obiettivi: "La base è importante, Mirabelli sa che tipologia di giocatori mi piacciono. Spero arrivi qualcuno perchè ce n'è bisogno, le altre squadre si sono rafforzate".
  • Sul suo ruolo: "Sento la pressione, ma da solo posso fare poco. La società che ci rappresenta oggi ha avuto tante problematiche, ma a noi non ha mai fatto mancare nulla a livello economico. In questo momento dobbiamo onorare questa società, facendo di tutto per farla funzionare al meglio. Ce la metterò tutta, mi piace questa pressione. Mi sento il primo tifoso, l'allenatore: questa squadra fa parte di me".
  • Sulla situazione: "Dico sempre la verità: non sono stati 50 giorni facili, ma vi posso garantire che ho passato di peggio, anche altrove. Un po' sono abituato, sono convinto che si può solo migliore. Ho sentito tante voci, come quelle secondo cui i giocatori vogliono andare qui. Da me nessuno è venuto a chiedermi di andare via: ripartiamo con una base importante".
  • Sulla grinta: "So vivere il gioco del calcio in un modo solo. Sono così, è una caratteristica che difficilmente posso cambiare. Mi piace guardare i ragazzi negli occhi e spronarli".
  • Sulla stagione: "Bisogna guardare al futuro. Abbiamo cambiato poco, qualcuno arriverà. Dobbiamo ripartire con entusiasmo, lasciando da parte alibi e problematiche. Siamo qui per sudare e lavorare. Dobbiamo credere in quel che facciamo. Le problematiche ci sono e ci sono state, ma abbiamo il dovere di lavorare".
  • Tra poco, alle ore 15:00, Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, parla a Milanello in occasione della prima conferenza stampa della stagione 2018-2019, nel giorno del raduno per la stagione 2018-2019: restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione del mister in tempo reale!

    LE PAROLE DI MIRABELLI

  • Sul big in attacco: "Non abbiamo mai fatto nomi per illudere nessuno. Nel momento in cui uscirà qualche attaccante, dovrà arrivare qualche attaccante, che dovrà essere superiore a quelli che abbiamo e funzionale al gioco di Rino".
  • Sui rinnovi: "Abbiamo dei giocatori che dobbiamo rinnovare, è rimasto solo un ragazzo del settore giovanile. Tra due o tre mesi ci siederemo con qualcun altro per proseguire il rapporto, come Bonaventura".
  • Se si aspettava una situazione così incerta dopo un solo anno: "Dopo un anno non se l'aspettava nessuno. Rino ha lottato per obiettivi importanti, nonostante le problematiche che ci sono, non vogliamo fare percorsi diversi da quelli importanti".
  • Se il Milan può puntare ad un big: "E' normale che debbano arrivare dei giocatori in grado di farci fare il salto di qualità. Dev'essere un giocatore importante, altrimenti restiamo come siamo".
  • Su Halilovic: "Un tempo si parlava come un grande talento. E' una piccola scommessa, vediamo in un anno cosa ci restituisce di questo grande talento".
  • Se teme di aver perso tempo e aver visto sfumati alcuni obiettivi: "E' normale che abbiamo perso tempo, ma dobbiamo preparare più alternative, sperando che arrivi il momento in cui poter chiudere le prime scelte. Abbiamo preparato almeno dieci alternative per ogni ruolo".
  • Sulla cessione di un portiere: "Non vogliamo proporre o svendere i nostri giocatori. Abbiamo tanti giocatori che sono all'attenzione di tante società. Uscirà qualcuno solo con il benestare del mister. Nel momento in cui c'è una trattativa più avanzata, lo chiamerò e lui mi dirà se vorrà rinunciare a qualche giocatore".
  • Sull'Europa League e il mercato: "E' normale che giocare in Europa o no, la situazione cambia. L'abbiamo conquistata sul campo, speriamo che nessuno ce la tolga. E' normale che senza Europa dobbiamo inventarci qualcosa in più".
  • Su Suso e l'Inter: "Posso escludere in modo categorico che Suso vada all'Inter. Ha una clausola per l'estero, ma ha sempre dichiarato che vuole rimanere al Milan. Escludo che possa andare all'Inter".
  • Se ha parlato con qualche procuratore e sulle cessioni: "Nessun giocatore e nessun agente è venuto a dirci che vuole lasciare il Milan. Siamo in una fase dove dovremo fare un mercato a saldo zero. Abbiamo delle idee sia in entrata che in uscita, ma non dobbiamo per forza fare cessioni importanti".
  • Sulla ristrutturazione della società: "E' un ragionamento che merita tanto spazio. Un proprietario nuovo è normale che faccia una squadra dirigenziale nuova".
  • Sul gap con le altre dopo il mercato: "Dobbiamo pensare a noi, non agli altri. Il mercato è un gioco importante, ma dal 19 agosto sarà il campo a parlare".
  • Sul possibile cambiamento del suo lavoro con le novità societarie:"Dobbiamo pensare positivo, abbiamo il gruppo più giovane della Serie A. Da quando è arrivato Gattuso ha superato tantissime difficoltà, è arrivato terzo con questo gruppo. Ad alcuni giocatori abbiamo dato un anno di ambientamento, possiamo iniziare con i metodi di lavoro di Gattuso dal primo giorno. Rispetto a voi tutti, io sono molto positivo in vista della nuova stagione. Dobbiamo pensare solo al campo, i ragazzi hanno grande voglia".
  • ATTENZIONE! Qualcosa si muove sul fronte societario.

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