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Un nuovo Cutrone e un Pistolero: Gattuso ha già dimenticato Higuain

L'abbraccio tra Piatek e Gattuso (acmilan.com)

Higuain fa parte del passato: così Gattuso ha già dimenticato il Pipita, si gode un Cutrone maturato e aspetta Piatek, il nuovo Pistolero rossonero

Luca Fazzini

Capitolo nuovo, libro vecchio. Si riparte da qui, ancora una volta da Rino Gattuso. Punto fermo, certezza e faro di questo Milan. Lo è stato in estate, con le turbolenze societarie, e lo è ora, dopo un mese a dir poco bollente. Il freddo invernale, infatti, è stato oscurato dalla colonnina alta del mercurio in casa rossonera. Le acque, ora, si sono calmate: Higuain al Chelsea, Piatek al Milan. E si riparte. Così, con un notevole cambio tecnico (e non solo) a metà stagione, ma con l'obiettivo sempre fisso in mente ('da qui in poi ogni gara sarà fondamentale per la Champions') e un gruppo ora - finalmente - compatto.

Non ha rimorsi Gattuso. Lo aveva detto a Gedda, prevedendo il finale del caso Higuain, e lo ha ribadito nella conferenza stampa di oggi, alla vigilia di un match delicato come quello contro il Napoli. "Ha fatto la sua scelta" - dice in merito al Pipita - "e ora fa parte del passato. La partita con la Juventus ha inciso, e il possibile mancato riscatto ha inciso. E' arrivato un giocatore che ha grande voglia". Il focus, allora, si sposta subito su Krzysztof Piatek e la sua voglia di Milan, ribadita anche ieri dal polacco e da Paolo Maldini. Gattuso lo paragona a Robocop: parole poche, entusiasmo tanto.

Si riparte da qui, allora, dal nuovo Pistolero pronto a guidare l'attacco del Milan. Difficile vederlo dal primo minuto domani a San Siro, anche se il tecnico ha lasciato aperto uno spiraglio ('vedrete domani'). In caso contrario, prontissimo è Patrick Cutrone, reduce da settimane positive. La doppietta alla Sampdoria ha preceduto le due buonissime prestazioni contro Juventus (dove l'attaccante ha colpito un palo) e Genoa (dove Cutro si è reso protagonista con l'assist per Suso). Un nuovo Cutrone, più maturo e concentrato, come sottolineato da Gattuso. Che non lascia, ma raddoppia. Il Pipita è già dimenticato, per la corsa alla Champions ci sono un Pistolero in più e un (nuovo) Cutrone.

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