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Taibi a Radio Rossonera: “Milan, difficoltà inaspettate. Sul ritiro e Donnarumma…”

Massimo Taibi AC Milan
Ecco le parole dell'ex portiere del Milan, Massimo Taibi, rilasciate ai microfoni di Radio Rossonera, che analizzano il particolare momento dei rossoneri

Donato Bulfon

Massimo Taibi, ex portiere del Milan nella stagione 1997/1998 e dell'Atalanta tra il 2001 ed il 2005, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Radio Rossonera in vista della sfida di sabato sera.

MOMENTO MILAN - "Al Milan sta succedendo qualcosa di inaspettato. Non si spiega il perché di queste difficoltà, i giocatori sono ottimi professionisti ma alla fine in campo si vedono lacune che portano all’attuale posizione di classifica".

MILAN vs ATALANTA - "In questo momento tutte le partite sono difficili perché i giocatori del Milan non sono tranquilli. L’Atalanta poi gioca bene e ha un allenatore come Gasperini che è straordinario. Vincere sabato quindi innalzerebbe molto il morale dei rossoneri".

ATALANTA - "L’Atalanta coi Percassi è aumentata esponenzialmente, non è più provinciale. Partita difficile per il Milan perché deve vincere per forza mentre Atalanta gioca tranquilla".

RITIRO - "Il giocatore non vive benissimo il ritiro ma lo accetta volentieri perché si rende conto che le cose non vanno nella giusta misura. Forse il ritiro può far uscire quel pizzico di cattiveria in più che serve in questo momento".

DONNARUMMA - "Donnarumma lo conosco bene, è un ragazzo straordinario, molto legato ai colori del Milan. La situazione che si è creata ora è paradossale e mal gestita da tutte le componenti, il giocatore viene criticato per l’ingaggio ma in realtà poteva prendere anche di più se fosse andato via".

ATTACCANTI MILAN - "Da portiere tra Kalinic, Andrè Silva e Cutrone temerei di più quest’ultimo perché rispetto i primi due mi sembra quello più vivo e affamato e meno coinvolto nelle difficoltà del momento".

GOL DEL PORTIERE - "Fare gol da portiere è una soddisfazione insolita. Finalmente capisci cosa significa fare gol. Certo non è un gesto solito del DNA del portiere come parare un rigore. È una gioia indescrivibile: mi ricordo ancora l’esplosione del Granillo al mio gol contro l’Udinese".

 

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