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PM – Salvini: “Sentenza UEFA eccessiva, non mi piace l’Europa del calcio. Su Higuain…”

Matteo Salvini
Alla festa per i 50 anni della Curva Sud è presente anche il vicepremier Salvini, che ha toccato diversi temi, dal campo alla Curva, all'Europa del calcio.

Stefano Bressi

Oggi è una giornata di festa. Il Milan compie 119 anni, la Curva Sud festeggia i propri 50. All'Arena Civica di Milano è in corso una bellissima festa con tanti ospiti. Tra questi anche il vicepremier Matteo Salvini, grande tifoso rossonero, . Ecco le sue parole, raccolte dai nostri inviati Luca Fazzini ed Edoardo Lavezzari.

Se è contento di essere alla festa della Curva Sud, che ha avuto problemi con la giustizia: "Sempre e comunque forza Milan, io sono per il tifo corretto. Colorato, colorito, ma corretto. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Ognuno è giusto che indaghi. Vado a San Siro da quando ho 5 anni, ne ho 45 e non smetterò nonostante i risultati".

119 anni di Milan, ma ora è un periodo difficile: "Ho cominciato a seguire il Milan che era in Serie B, quindi siamo già messi meglio. Ho vinto tutto ciò che potevo vincere, spero che mio figlio abbia anche solo la metà delle soddisfazioni che ho avuto io. Torneremo grandi. Ringrazio i tifosi della Curva perchè è una delle realtà più belle del tifo europeo".

Su Gattuso: "No problem, lui fa l'allenatore e io faccio il ministro. Gennarino è il migliore"

Sulla sostituzione Cutrone-Laxalt: "Gattuso ha detto che ha sbagliato il cambio? L'ho pensato anch'io ma non l'ho detto".

Sull'Europa del calcio: "Non mi piace questo calcio che inizia il venerdì e finisce il martedì. Servo delle multinazionali e delle televisioni, con delle regole che valgono per alcuni e non per altri, ma il tifo rimane tifo".

Sulla sentenza Uefa: "La sentenza UEFA è assolutamente eccessiva. Due pesi e due misure, non ci vogliono tanto bene".

Su Higuain: "Come sta giocando? Si può migliorare..."

Sulla squadra: "Non sono con i giocatori 7 giorni su 7, se entri in campo per non perdere perdi, mi aspetto di vedere un Milan che entri in campo per vincere, il grande Milan è nato così. Mi piacerebbe vedere un Milan sempre più italiano, ci sono ragazzi che crescono nei vivai e poi hanno spazi chiusi".

Su Ibrahimovic: "Non penso che il Milan abbia bisogno di un singolo, credo abbia bisogno di un piano, un singolo non fa mai la differenza".

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