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Romagnoli e Caldara, prove tecniche d’intesa

Alessio Romagnoli, qui con la maglia dell'Italia, Getty Images
In attesa di vederli all'opera con la maglia del Milan hanno potuto testare la crescita della giovane coppia di centrali con la maglia della Nazionale

Edoardo Lavezzari

Arrivato con il difficile compito di sostituire Leonardo Bonucci e la sua pesante eredità, Mattia Caldara fin ora non si è ancora visto con la maglia del Milan. Una scelta, quella di Rino Gattuso, facile da comprendere: il ragazzo ha bisogno di tempo per calarsi nella nuova dimensione rossonera, ma soprattutto per abituarsi alla difesa a quattro, visto fino all'anno scorso, a Bergamo, con Gasperini giocava a tre.

Molti, in queste settimane hanno messo in dubbio le doti effettive del ragazzo, viste le scelte di Gattuso, che gli ha preferito Mateo Musacchio nelle prime due di campionato. Per questo, la partita di ieri dell'Italia assume un significato ancora più importante per i tifosi rossoneri visto che ha deciso di schierare quella che dovrebbe essere il cuore della difesa del Milan: Alessio Romagnoli da una parte, Mattia Caldara dall'altra, con Donnarumma alle loro spalle.

L'esperimento, lo diciamo subito, non è stato entusiasmante, il lavoro che i due giovani difensori dovranno fare è ancora lungo: tanti meccanismi devono essere perfezionati e per una coppia di centrali l'affiatamento è un fattore fondamentale. Eppure, nonostante qualche errore di troppo (soprattutto uno di Caldara in fase disimpegno) i due hanno dimostrato di trovarsi a loro agio in coppia e se non da domenica a Cagliari, presto potremo vederli assieme, con buoni risultati, con la maglia del Milan. Il compito di trovare la quadra tocca a Rino Gattuso, che nel frattempo avrà la possibilità di continuare a lavorare con calma, viste le buone prestazioni di Musacchio, che sembra motivato a tenersi stretta il più a lungo possibile una maglia da titolare conseguita sul campo. L'importante, per l'appunto, sarà non avere fretta: la stagione è lunga, Caldara è giovane e il vero pericolo da evitare, più che i mormorii per qualche panchina di inizio stagione, è di bruciare il ragazzo gettandolo nella mischia troppo presto.

Ma chi sembra aver davvero beneficiato delle due partite con la maglia Azzurra è

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