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Partita in ghiaccio in meno di mezz’ora: è un Milan letale

Il Milan vince 3-0 a Crotone ed esulta (credits: GETTY Images)

Partita chiusa in 25': Milan con il coltello tra i denti nel primo tempo, poi ha rallenatato i ritmi, ma è l'approccio giusto che servirà contro le piccole

Luca Fazzini

Pronti, via: rigore, espulsione e gol. Nemmeno il tempo di esultare, e il tabellino dello Scida segna già 2-0. Verso le 21.15, al 25’, la serata del Milan è già in ghiaccio: 3-0 secco e vittoria sigillata. Forse è presto per dirlo, ma se vale il detto che ‘chi ben comincia è a metà dell’opera’, Vincenzo Montella può dormire sogni tranquilli. La prestazione del Milan a Crotone è di quelle che non si vedevano da tempo: se da una parte bisogna pesare il tutto con la giusta bilancia, dall’altra occorre sottolineare il diverso atteggiamento con cui la squadra è scesa in campo in terra calabra.

Come un bambino che dopo i compiti può sfogarsi giocando, così il Milan formato campionato, assente dal palcoscenico italiano da maggio, è ripartito alla grande e con il piede interamente premuto sull’acceleratore. Partita chiusa in meno di mezz’ora, fame da leoni in campo e sicurezza nelle giocate. Più che sul terreno di gioco, l’arrivo di Bonucci si fa vedere - sin qui - soprattutto nello spogliatoio. Sarà un caso, ma nel primo tempo di ieri sera i rossoneri sembravano imbevuti di quello ‘stile Juve’ che dalle parti di Vivono e dintorni è presente dai tempi di Antonio Conte, basato sulla cattiveria - intesa in senso sportivo - in campo. Coltello tra i denti, grinta da vendere e corsa continua, senza mai mollare: da qui deriva la grande percentuale (81%) di possesso palla dei rossoneri, la più alta della prima giornata.

A ciò si aggiunge un livello di gioco decisamente alto: nei primi 45’ minuti, il Milan ha fatto girar palla in maniera precisa, sfruttando le diverse frecce a disposizione dell’arco di mister Montella: dalla velocità di Suso alla freddezza di Cutrone, passando per l’inventiva di Calhanoglu, la corsa di Borini e quel Kessiè ‘tuttofare’ che ha stupito tutti, dai tifosi allo stesso Montella. Ora, però, arriva il difficile: confermarsi. Dopo il buon inizio di stagione, il Milan è atteso ora dal tutt’altro che complicato ritorno di Europa League contro lo Shkendija, ma soprattutto da importanti sfide di campionato. Dall’esordio casalingo con il Cagliari alla trasferta di Roma sponda biancoceleste: le due gare a cavallo della sosta potranno dire molto sull’inizio di campionato del nuovo Milan.

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