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Italia, Insigne: “Con Ancelotti segno di più: è la mia stagione migliore”

Lorenzo Insigne Italia
Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli e della Nazionale Italiana, ha parlato in conferenza stampa oggi a Coverciano: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Lorenzo Insigne, attaccante del Napoli e della Nazionale Italiana, ha parlato in conferenza stampa oggi a Coverciano. Queste le dichiarazioni di Insigne:

Su Carlo Ancelotti: “L’ho incontrato forse troppo tardi. È uno che sa sempre sorridere, la persona più umile al mondo, allenatore straordinario sia sul campo sia umanamente. E' impossibile litigare con lui, anche quando ti sostituisce o ti manda in panchina (ride, n.d.r.). E' un grande, e cercherò di assorbire tutti i suoi consigli”:

Sul giocare più vicino alla porta: “Il mio nuovo ruolo nel Napoli è stata una sua intuizione. Lo ha deciso dopo la gara di Genova con la Sampdoria. Me ne ha parlato e io sono stato felicissimo di seguirlo: mi piace molto stare più vicino alla porta. Questa è la mia miglior stagione in assoluto, non sono mai partito così”.

Sul campionato: "Lo Scudetto è molto difficile, la Juventus ha probabilmente la rosa più completa in Europa, ma di sicuro proveremo a dare fastidio fino alla fine. Ancelotti ci ha dato una grande mentalità, lo si è visto anche in Champions League: in pochi ci pronosticavano in piena corsa per la qualificazione con Liverpool e Paris Saint-Germain nel girone”.

Sulla Nazionale: “Ho trovato un tecnico molto simile ad Ancelotti a livello di mentalità. Il C.T. Roberto Mancini ha cambiato qualcosina tecnicamente, e nelle ultime gare si è visto un bel passo in avanti. D'altronde Mancini è un altro abituato da sempre a gestite i grandi giocatori e ci può aiutare moltissimo a crescere”.

Sulla partita contro il Portogallo: ”Cerchiamo di portare a casa i tre punti per continuare a sperare in un primo posto difficile ma non impossibile. Abbiamo una grande Nazionale, possiamo metterli in difficoltà. E poi a Milano ci sarà lo stadio pieno: vediamo di dare una grande risposta alla gente”.

Sull’Italia che torna a ‘San Siro’ un anno dopo l'enorme delusione contro la Svezia: "Sì, ci penso, un brutto episodio, una serata terribile. Ma quella sera non ero deluso per la mia panchina, sia chiaro, ero distrutto solo per la mancata qualificazione. Io ho sempre accettato le scelte dell'allenatore e c'era fiducia nei ragazzi schierata da Gian Piero Ventura".

Sull’addio di Ventura al Chievo: “Faccio un grande in bocca al lupo al mister, non so come sia andata a Verona, di certo Ventura ha sempre fatto benissimo prima della Nazionale…”.

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