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Nava non ha dubbi: “Milan, create le giuste alchimie difensive”

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Stefano Nava, ex giocatore rossonero oggi allenatore dei Giovanissimi Regionali 2004, commenta così il momento vissuto dalla prima squadra del Milan

Edoardo Lavezzari

Stefano Nava, ex difensore del Milan​, ora allenatore dei Giovanissimi Regionali 2004 rossoneri è stato intervistato da Radio Rossonera, queste le sue parole, a cominciare dall'analisi di Milan-Sampdoria: "Il Milan ha affrontato il rombo di centrocampo della Sampdoria conscio che un sistema di gioco del genere può soffrire sulle corsie esterne. Infatti i rossoneri hanno spesso utilizzato il cambio gioco in modo da creare la superiorità numerica con l’esterno offensivo e la sovrapposizione del terzino”.

La coppia Romagnoli-Bonucci​: “Onestamente la prestazione di Bonucci vista ieri sera non mi ha fatto impazzire e credo che sia stato più Romagnoli ad aiutare lui che viceversa. Ad ogni modo questa coppia difensiva ha sviluppato un buon feeling. Gattuso può ritenersi fortunato dall’avere due giocatori bravi sia a difendere che ad impostare. Tra l’altro anche Donnarumma insieme a loro due costituisce l’ottimo triangolo iniziale con cui il Milan inizia a costruire le proprie azioni offensive”.

Sulla difesa a 4​: “La difesa a 4 va sostenuta dai giocatori davanti che devono essere bravi anche in fase di interdizione. Nel Milan molti giocatori come Biglia, Bonucci e Kessié hanno affrontato delle difficoltà ad inizio stagione ma al momento tutti stanno entrando appieno nell’ambiente rossonero e sono riusciti ad elevare le loro rispettive prestazioni in collaborazione con gli altri compagni di squadra. Nello specifico, ieri ho visto dei movimenti difensivi che dal punto di vista qualitativo non vedevo da molto tempo; credo si sia creata la giusta alchimia”.

Il valore del Milan​: “Non saprei ma nell’ultimo periodo trovo i rossoneri più in forma rispetto alle altre squadre che fanno parte della stessa parte alta della classifica. Inoltre ritengo che le squadre che rincorrono possano godere di una maggiore freschezza mentale rispetto a quelle che rischiano di essere superate”.

Il lavoro di Luigi Riccio e più in generale di tutto lo staff tecnico rossonero​: “Nel calcio senza uno staff buono non arrivano le vittorie. È chiaro però che l’allenatore deve essere bravo a circondarsi di persone competenti che mostrino grande empatia tra di loro e con i giocatori. La competenza tecnico-tattica però non è tutto, è necessaria anche quella relazionale”.

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