Riccardo Montolivo, centrocampista rossonero, ha parlato ai microfoni del canale tematico del club, 'Milan TV'. Queste tutte le dichiarazioni del numero 18 di Gennaro Gattuso:
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Montolivo a ‘Milan TV’: “Mi auguro sia il 2018 di Cutrone”
Sul suo stato di forma: “Dal punto di vista personale è sicuramente un momento positivo: sono in una condizione fisica, una buona condizione mentale. Quindi dopo un momento di difficoltà sto ritrovando il mio spazio e da questo punto di vista sono contento. Ovviamente la mia gioia va di pari passo con i risultati della squadra e siamo delusi per la posizione in classifica che occupiamo. Abbiamo però le due coppe nelle quali siamo assolutamente protagonisti e fiduciosi per il 2018”.
Su Gennaro Gattuso allenatore: “Me lo immaginavo così. Ho avuto il piacere di averlo come compagno di squadra per tre anni in Nazionale, giocandoci insieme una Confederations Cup ed un Mondiale e me lo aspettavo così. Lavora con grande passione e serietà: chi più di lui ha a cuore questo Milan? Nessuno, credo. Quindi insieme a questo sta portando delle idee, dei concetti e credo che la qualità che gli riconosco di più in questo momento è l'equilibrio perché dopo ogni partita, vittoria o sconfitta che sia, il suo comportamento non cambia. Questo è un messaggio molto importante che arriva alla squadra, una qualità che ogni allenatore dovrebbe avere”.
Sulle difficoltà di adattamento dei nuovi arrivi nel Milan: “Non ci sono state difficoltà particolari, è chiaro che quando cambi tanti giocatori ci vuole tanto tempo per conoscersi. Non ci sono difficoltà di rapporto, ma difficoltà di intesa in campo, perché bisogna conoscersi e capire qualità, pregi e difetti dei compagni. Questo è il processo che magari è stato più lungo di quello che ci aspettavamo. Ma lo spogliatoio è sempre stato unito: persone per bene, persone a posto. Prima la smettiamo di parlare di vecchi e nuovi e meglio è per tutti. E' un argomento di cui si è parlato all'esterno e non all'interno”.
Sugli auspici del 2018 rossonero: “Io mi auguro di vedere sempre migliorare Patrick Cutrone. E' vero che è stata una bellissima sorpresa in questo finale di 2017, però deve sapere, e lo sa perché è un ragazzo a posto, che la parte facile è quella che ha fatto e che il difficile arriva adesso. Confermarsi, mantenere la voglia di migliorarsi, di lavorare, e quindi mi auguro di vedere tanti gol di Patrick”.
Su un possibile successo nel 2018: "Ci auguriamo di arrivare in fondo alle due competizioni. In campionato l'impresa è sicuramente più difficile, perché abbiamo perso tanto terreno e le altre squadre corrono molto. Mentre nelle coppe siamo in corsa e abbiamo tutte le carte in regola per arrivare in fondo. E' ovvio che serva trovare continuità, che è mancata in tutto l'anno solare 2017".
Sulla convivenza con Lucas Biglia: "Abbiamo provato poco insieme. Lucas ha avuto dei problemini fisici che ne hanno limitato l'impiego. Credo che ci si possa lavorare, possiamo coesistere. Io ho fatto la mezzala in passato e anche quest'anno. Sono più duttile, quindi posso spostarmi io. La rivalità sana credo sia positiva e quest'anno è così. La qualità dell'allenamento si alza perché c'è più competizione".
Sul rapporto con Biglia: "Lucas è una bravissima persona. Al di là di essere un grande giocatore e di avere una grande carriera alle spalle, abbiamo un rapporto ottimo, non solo di facciata. Credo che la società abbia fatto una selezione anche dal punto di vista umano, non solo tecnico, quando ha fatto gli acquisti".
Su Gianluigi Donnarumma: "Chiaramente è difficile, perché avendo soltanto 18 anni è complicato come momento da gestire. Credo che lui nell'ultima intervista abbia dato rassicurazioni a tutti, dicendo di stare bene qui e di avere un contratto lungo. Credo fosse quello che tutti i tifosi del Milan volessero sentirsi dire".
Sul cambio di proprietà: "Come ho detto prima, credo che tutti noi dobbiamo dire un grande grazie a Berlusconi e Galliani per quello che hanno fatto e un grande grazie alla nuova proprietà e ai nuovi dirigenti per quello che stanno facendo in termini di energie e anche dal punto di vista economico. La nuova dirigenza la sentiamo molto presente, sempre rappresentata da Mirabelli e anche da Fassone. Siamo noi quelli che in campo dobbiamo dare qualcosa in più, perché la società non ci fa mancare nulla".
Sul V.A.R.: "Sono assolutamente favorevole, perchè aumenta la trasparenza di questo sport. Non elimina tutti gli errori e tutte le decisioni non possono essere perfette, però li limita molto. Dal punto di vista del calciatore dà grande serenità, perché non ci sono più quelle grandi proteste di massa e permette agli arbitri di essere più sereni in campo. Si migliorerà, ovviamente, perché è il primo anno. Sono contento che la tecnologia sia arrivata anche in campo".
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