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Montella: “Proiettato al derby. Il mio futuro? Conosco i rischi del mestiere”

Premio Liedholm Montella
Vincenzo Montella, tecnico del Milan, ha parlato ai cronisti presenti alla cerimonia di consegna del Premio Nils Liedholm 2017 in Piemonte

Daniele Triolo

Vincenzo Montella, tecnico del Milan, ha parlato ai cronisti delle tv presenti alla cerimonia di consegna del Premio Nils Liedholm 2017 a Cuccaro Monferrato, Piemonte.

“E' un orgoglio grande vincere questo premio, ho avuto piacere di incrociare il Barone alla Roma, ho potuto apprezzarne signorilità, eleganza, ironia, caratteristiche che apprezzo moltissimo. Mi auguro di poter vincere come lui, che ha vinto due Scudetti in Italia con due squadre diverse, in due città diverse. Sono che ricevo questo premio con orgoglio. Derby? Ho fatto tre giorni in cui ho staccato: la cosa bella di questo mestiere è che mi sono già proiettato alla prossima partita. Contro la Roma la sconfitta brucia, probabilmente immeritata: c'è un percorso che abbiamo intenzione di proseguire, migliorare, accelerare. Abbiamo tenuto testa ad una squadra che ci aveva dato 25 punti l'anno scorso: ma sono cose preventivabili, bisogna inseguire sul lavoro e continuare così. Tanti titolari rimasti a Milanello è una cosa positiva, anche se oggi pensavo che mi fossero rimasti più calciatori: però una decina sui quali possiamo lavorare ce ne sono. Liedholm era di un'ironia e di un'intelligenza sublime: questo è un mestiere che ti prende ed appassiona a 360°. Quando non perdo mi piace anche la domenica! Ci sta che non ci sia pazienza intorno al Milan, le aspettative erano altissime, sappiamo che mediaticamente ci sta, l'obiettivo mio e della società è arrivare nei primi quattro posti. Su Carlo Ancelotti mio secondo avevo solo fatto una battuta, non mi sento turbato per il mio futuro, conosco i rischi del mestiere, più alleni squadra blasonata come il Milan e più ci sono rischi ed aumentano le chiacchiere. Se dovesse andare male penserò a cosa fare in vacanza! Io sono ottimista, positivo, c'è lavoro da fare ma vedo disponibilità e potenzialità. Il nostro è un cammino normale, sin dal primo momento si è detto che ci voleva del tempo, ma è normale che noi sappiamo che tempo non ce n'è. Ci vuole equilibrio nelle valutazioni. Preparatore atletico? Sto valutando la scelta migliore, Iarte è già con me da qualche anno, ci sta dando un grosso contributo, è stato già con me. Le soluzioni interne non mancano, valutiamo anche altri profili, ma non mi faccio prendere dal panico. Sapevo che Papu Gomez avesse molte potenzialità, mi fa piacere che sia in Nazionale, mi fa piacere per lui che è un bravo ragazzo, spero si possano qualificare già stanotte”.

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