Ospite di Sportitalia, ecco le parole dell'ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli: "Il Derby? Ci facciamo condizionare dal risultato. Certo l'Inter ha meritato, ma io ho comunque visto un Milan che ha fatto bene, dato che non era facile gestire il doppio svantaggio. Se il tiro di Cutrone fosse entrato magari staremmo parlando di un'altra partita".
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Mirabelli a Sportitalia: “L’Inter ha meritato ma se quel tiro di Cutrone fosse entrato…”
Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan, ha così parlato a Sportitalia del derby di ieri vinto dall'Inter
Sul Milan: "Non solo la squadra, ma i rossoneri hanno anche individualità, giocatori forti e giovani. Prima del derby il Milan era riuscito ad arrivare al terzo posto, ora mancano dieci gare e sarà bagarre. La rosa milanista è forte, come anche quella dell'Inter".
Su Gattuso: "Rino lo ha detto molto chiaramente che secondo il suo modo di vedere, il Milan non ha i giocatori con le caratteristiche per andare a prendere gli avversari e che quindi ci sia stata un po' di presunzione nel pensare di fare cose che la squadra non poteva fare".
Sulla lite Kessié-Biglia: "E' stato qualcosa di negativo che è stato visto da tutti, ma queste sono cose che possono succedere in uno spogliatoio. Franck e Lucas sono due splendidi ragazzi che con quest'episodio hanno dato di loro un'immagine errata, andando oltre. Ma nel gruppo del Milan queste sono cose che capitano raramente".
Su Calhanoglu: "Sono un po' deluso, ieri ha fatto una buona partita, ma nel complesso mi sarei aspettato di più da lui".
Su Suso: "Ci ha abituato bene, facendo cose molto importanti, ma credo che ora non stia bene o per lo meno non è stato bene. Jesus non si discute, è importante anche quando non è al top".
Sull'Inter e il caso Icardi: “L’Inter non merita di essere messa alla berlina da chiunque. Io non solo gli avrei tolto la fascia a Icardi, ma non gli avrei fatto più mettere il piede in campo. Mi sorprenderei se Icardi ce lo rimettesse. Con Wanda avrei parlato, ma non più di 5 minuti”.
Sui rapporti con Raiola: "Ora sono a casa, non mi pongo il problema. Quando tornerò ad operare probabilmente sì. Se il mio futuro sarà in una squadra con dei suoi calciatori, dovrò per forza avere rapporti con lui".
Sul suo futuro: "Vorrei restare in Italia, ma vediamo cosa succede. Io all'Inter? No, Ausilio ci resterà per 20 anni. La Roma? Non ho sentito nessuno in tal senso, la piazza è importante, non sarà semplice per chi ci lavorerà".
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