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Milan, troppa rassegnazione: questa sconfitta deve bruciare

Abate Cristiano Ronaldo Milan Juventus
Nel post partita Gattuso e Romagnoli hanno parlato di un Milan "che ha fatto il massimo": forse sarà vero, ma vincenti si diventa con un'altra mentalità

Edoardo Lavezzari

"Loro sono più forti, sono la squadra più forte d'Europa, quindi dobbiamo fargli i complimenti e cercare di andare avanti". Questa l'analisi di al termine di Milan-Juventus. Un'analisi, semplice, ma inappuntabile. E' un dato di fatto che tra Milan e Juventus, in questo momento storico, ci sia un netto vantaggio dei bianconeri, a maggior ragione se pensiamo al Milan di queste ultime settimane, martoriato dagli infortuni. Un'analisi, quella del capitano rossonero, sostanzialmente condivisa anche da Rino Gattuso che si è espresso così a , nel post-partita: "Avevamo contro una delle squadre più forti d’Europa, c’è stata una squadra più forte di noi, nessun alibi. Loro sono una squadra molto più attrezzata, costruita per vincere".

Difficile, se non impossibile, dar torto a Romagnoli e Gattuso, ma quando il Milan non dovrebbe mai dimenticare la sua storia, la sua tradizione e anche i suoi piani attuali. Che la Juventus sia di un'altra categoria è vero, che il Milan in questo momento abbia tantissimi infortunati anche e una sconfitta, soprattutto per come è arrivata, ci sta tutta. Spiace, però, vedere un Milan, quasi rassegnato a questa differenza di gap, come se si trattasse di un dato di fatto incolmabile. Meglio, allora, ripartire dalle parole di Gattuso , che ha fortunatamente corretto il tiro: " Siamo il Milan, deve bruciare questa sconfitta. Se ci accontentiamo e facciamo passare come normale una sconfitta in casa per 2-0 non va bene. Dobbiamo fare molto di più, dobbiamo stringere i denti. Non dobbiamo accontentarci della prestazione. Solo chi non ha mentalità può accontentarsi di questa prestazione”.

Parole, queste, che tutto l'ambiente rossonero dovrebbe scolpirsi in testa e da cui ripartire, tra due settimane, contro la Lazio, in una partita importantissima per la classifica e ancora di più per il morale. Due settimane a volte possono volare, ma la possono anche diventare interminabili, soprattutto se nella testa rimangono i fantasmi di una partita come quella di ieri sera, che invece deve diventare un grandissimo stimolo a fare più perché il Milan, questo Milan, può e deve fare di più.

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