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Milan, Pioli vs Rangnick: Rebic guida i piolisti, Paquetà aspetta il tedesco

Stefano Pioli e Ralf Rangnick (credits GETTY images)

Come riporta questa mattina la Gazzetta dello Sport, lo spogliatoio del Milan è diviso in due partiti: il primo a favore di Pioli e il secondo per Rangnick

Alessio Roccio

NEWS MILAN - Più piolista o rangnickiano? E' questa la domanda che questa mattina 'La Gazzetta dello Sport' si è immaginata di fare ad alcuni elementi di primo piano della rosa del Milan. I due partiti sono stati quasi equamente schierati, con quello in favore del tecnico emiliano leggermente in maggioranza rispetto a quello in supporto al manager tedesco.

Detto di Romagnoli e Donnarumma che occupano una posizione neutrale, dal momento che in 5 anni hanno visto passare tantissimi allenatori nello spogliatoio rossonero, e di Theo Hernandez che è devastante a prescindere da chi si sieda sulla panchina del Milan, gli altri potrebbero - nell'ipotesi della rosea - prendere una posizione più netta.

A guidare il gruppo di piolisti ci sarebbe Ante Rebic, che con Pioli aveva già lavorato a Firenze e da gennaio - dopo una prima parte di stagione in ombra - ha svoltato. Sette reti in 50 giorni in concomitanza con il ritorno di Ibrahimovic, altro attaccante che accetterebbe di buon grado la permanenza dell'ex allenatore della Lazio. Se Pioli dovesse restare, infatti, sarebbero in rialzo le possibilità di vedere Ibra in rossonero anche la prossima stagione.

A sostegno di Pioli anche i rigenerati Bennacer - sottotono con Giampaolo - Conti e Castillejo. Il terzino e lo spagnolo hanno ribaltato le gerarchie, spodestando i titolari del loro ruolo per diverse stagioni come Calabria e Suso (poi ceduto a gennaio). Chi potrebbe vedere di buon occhio l'arrivo di Rangnick nonostante il posto da titolare sono Kessie e Calhanoglu. Quest'ultimo era finito nel mirino del Lipsia già alcune sessioni di mercato fa, quando poi Gattuso stoppò tutto.

Chi, al contrario, si augura di un cambio alla guida tecnica è Rafael Leao, la cui scommessa il Milan la deve vincere. Vent'anni e un grosso investimento economico alle spalle fatto dal club. Con lui anche Léo Duarte e Lucas Paquetà, che dal Maracanà a San Siro hanno sentito troppo la differenza. Per questi giovani potrebbe arrivare la rinascita oppure la bocciatura definitiva, in pieno stile Rangnick. Un "tifoso" di Pioli è senza dubbio Simon Kjaer: ecco le sue parole>>>

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