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MILAN: Natale sereno, ma ora si deve cambiare passo

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan, per Aldegani non è lui il problema
Il Milan ha chiuso il 2015 con due vittorie importanti, ma ora lo attende un gennaio di fuoco tra campionato e Coppa. I rossoneri dovranno dare tutto

Federica Di Bartolomeo

La vittoria per 4-2 in casa del Frosinone ha placato la bufera che rischiava di scatenarsi dalle parti di via Aldo Rossi durante le feste. Molti ne dubitavano, ma Mihajlovic è riuscito a mangiare il panettone e ora si prepara a non ricevere carboni per l’Epifania, per rientrare nella lista dei “buoni”, però, si dovrà battere un rigenerato Bologna a San Siro. Partire con il piede giusto è l’obiettivo dell’anno nuovo, soprattutto per spegnere definitivamente i vari focolai di polemiche che il sesto posto in classifica non è riuscito a spegnere. Effettivamente se si pensa a quelle che erano le aspettative delle società, la squadra in questa prima parte di stagione non meriterebbe nemmeno la sufficienza, con il presidente deluso e in troppe occasioni costretto a rimpiangere gli ottanta milioni spesi in estate. Se si vuole invece essere realisti, tutto sommato il bilancio non è poi così catastrofico, anzi.

Il Milan l’ho ribadito in più di un’occasione non è una squadra da primo posto, ma una squadra giovane che ha bisogno di lavorare per trovare un equilibrio, con buone prospettive di crescita. Troppo ambizioso puntare allo scudetto e folli quelli che pensavano potesse essere possibile, la squadra non è ancora matura per poter puntare così in alto. E allora un sesto posto a meno cinque dalla zona Champions prima di Natale può andare anche bene, se il calendario avesse segnato 30 aprile allora sarebbe stato lecito mettere tutti in discussione, ma ora no.

Tollerabile la protesta dei tifosi, che da tempo auspicavano una rivoluzione arrivata solo pochi mesi fa, troppo affrettate invece le critiche del presidente, che forse dovrebbe farsi un mea culpa per non essere intervenuto a tempo debito. Non dico che vada bene così, ma non dico nemmeno che è tutto da rifare, Mihajlovic sta facendo bene, provando a ricostruire le fondamenta quasi distrutte del Milan di un tempo. E non dimentichiamo che il serbo non ha ancora scartato i suoi regali di Natale: un centrocampista e un esterno offensivo in cima alla lista dei desideri, ma si dovrà aspettare il mercato di gennaio per capire se sarà stato accontentato. Il vero regalo del 2016 per lui e per tutto il popolo rossonero potrebbe, però, essere già in casa: Balotelli infatti sembra tornato in forma ed è pronto a riprendersi il Milan. Inevitabile pensare alla sua prima stagione in rossonero, quando arrivato proprio a gennaio, regalò la scalata fino al terzo posto.

 

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