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Leao e la trasformazione da attaccante. Allegri ci riprova dopo l’esperimento Chiesa

Milan, Leao come Chiesa? Allegri e la trasformazione da attaccante puro
Il Milan si affida a Massimiliano Allegri e il tecnico rossonero proverà a trasformare Rafael Leao in un attaccante centrale
Francesco Aliperta Redattore 

"Secondo me Federico quest'anno arriverà a fare tra i 14 e i 16 gol" disse Massimiliano Allegri, nel settembre 2023 in un'intervista a Dazn, a proposito di Chiesa. In quel periodo era ancora il tecnico della Juventus e la sua previsione non si distaccò poi troppo dalla realtà. Già, perché, alla fine di quell'annata, Chiesa concluse con 10 gol e 3 assist, dei numeri certamente limitati dai frequenti infortuni di cui soffrì.

Milan, Leao come Chiesa? Allegri e la trasformazione da attaccante puro

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Ma perché vi facciamo rileggere questa frase, proprio adesso che Massimiliano Allegri è tornato a essere l'allenatore del Milan? No, non si tratta di un indizio di mercato, ma di un'anticipazione di un processo che vedrà coinvolto Rafael Leao. Non è un mistero, infatti, che Allegri veda la stella portoghese come un giocatore più centrale, ben lontano dalla fascia sinistra. Un accentramento che lo porterebbe a stare a più contatto con la porta, magari a segnare anche più gol. Difatti, Leao è reduce da una stagione "normale" per i suoi standard: 12 gol e 13 assist in 50 presenze.


Tuttavia, per completare quello step necessario alla proclamazione di campione, Leao deve diventare più costante, incidere maggiormente non solo con le giocate ma anche con le statistiche. Per capire meglio questo concetto potremmo continuare con altre parole di Allegri, sempre riferite a Federico Chiesa.

"Chiesa ha una gamba diversa, lo dico sempre. Si deve convincere, perché è una punta. Ogni tanto va a sinistra o sull'esterno, ma è uno che deve fare i gol. Deve migliorare in questo, deve essere convinto. Poi dopo è normale che in quella posizione devi migliorare a giocare dentro il campo. Deve essere più bravo a stare dentro la partita per più minuti. Con le sue caratteristiche, è un giocatore che quando tira in porta è noioso, fa male".

Se sostituissimo il nome di Chiesa con quello di Leao nessuno lo troverebbe strano. Il concetto fila, parecchio, anche per l'esterno portoghese. Più convinzione, più costanza all'interno della partita stessa. Una gamba diversa, uno strappo prorompente, ma cosa manca all'appello? I gol. La missione di Allegri sarà proprio questa, permettere a Leao di fare ancor di più la differenza. A 25 anni, il portoghese non può non essere pronto all'appello del campione. E allora, dal primo giorno del ritiro rossonero, inizierà la trasformazione di Leao in attaccante puro.