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Milan, le motivazioni che hanno spinto il Tas a ribaltare la sentenza dell’Uefa

Casa Milan
Il Tas ha pubblicato le motivazioni secondo le quali ha accolto il ricorso del Milan, che era stato escluso dall'Uefa dalle coppe europee: i dettagli

Salvatore Cantone

Il Tas, cosi come viene riportato da calcioefinanza.it, ha reso note le motivazioni secondo le quali ha accolto il ricorso presentato dal Milan, che, nell'estate scorsa era stato escluso dalle coppe europee dall'Uefa per il mancato rispetto del fair play finanziario.

BUSINESS PLAN - Le motivazioni sono essenzialmente due: il Tas non ha giudicato irrealistico il business plan presentato dal Milan e soprattutto ha dato grande preso alla nuova proprietà Elliott, che ha preso il posto di Yonghong Li.  Per quanto riguarda il piano presentato dal club, si prevedeva la partecipazione all'Europa League nel 2017/18 e 2018/19 e alla Champions League nel 2019/20 e 2020/21, raggiungendo in quest'ultima edizione i quarti di finale, ma in realtà erano presenti anche degli scenari alternativi nel caso in cui la squadra non avesse raggiunto i risultati sperati o dal punto di vista commerciale riducendo i ricavi dalla Cina fino a l 75%.

PROPRIETA' - Altro aspetto molto importante da considerare è l'avvento del fondo Elliott. Il rappresentante della Camera Investigativa dell'Uefa ha ammesso che la situazione del Milan all'udienza davanti al Tas era completamente diversa rispetto alla data in cui arrivò la sentenza di esclusione dall'Europa League. E' probabile dunque che se ci fosse stato subito Elliott in società l'Uefa avrebbe agito diversamente, anche se in realtà Paul Singer aveva scritto una lettera proprio per testimoniare come il fondo avrebbe sostenuto il Milan nel caso di fallimento della gestione di Yonghong Li.

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