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Milan, i #3motivi della debacle di Marassi

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Alla prova del nove, contro una squadra di medio-alta classifica, il Milan crolla senza dar segnali di vita. Analizziamo i #3 motivi della disfatta rossonera

Redazione

Atteggiamento mentale

di Valerio Paini

Il Milan, visto domenica a pranzo, è sceso in campo credendo di avere la vittoria già in pugno e alle prime difficoltà si è sciolto. Atteggiamento rinunciatario, squadra disunita e senza stimoli. L'analisi di Vincenzo Montella è stata chiara e lucida: “Siamo stati insufficienti sul piano agonistico e tecnico. Nel primo tempo non avevamo tranquillità per giocare e ci è mancata lucidità. Mi ha deluso la prestazione, vorrei capire il motivo. Eravamo scarichi mentalmente.”, e ancora: “Siamo tutti colpevoli per una prestazione del genere, dobbiamo migliorare in atteggiamento e a livello agonistico dobbiamo pareggiare la voglia degli avversari. È stata una prestazione insufficiente. Dobbiamo capire le cause e lavorare su quelle, senza creare isterismi”. E ora anche la dirigenza, nella persona di Marco Fassone, si è lamentata di questo dicendo che non è ammissibile un atteggiamento del genere e lasciando tutti, Montella compreso, senza alibi. A deludere maggiormente sono stati coloro che avrebbero dovuto guidare la squadra (Bonucci in primis), dato il carisma e l'esperienza internazionale, ma hanno deluso sul piano della personalità prima che su quello tecnico.

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Giocatori fuori ruolo 

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di Valerio Paini

In molti si chiedono se il contesto tattico sia quello giusto per gli uomini a disposizione. Se molti ne giovano, su tutti Ricardo Rodriguez, Bonucci e Biglia, o almeno dovrebbero giovarne, sicuramente altri sembrano stentare e fare una fatica enorme a trovare la posizione ideale in campo. Su tutti Giacomo Bonaventura e Suso, trascinatori l'anno scorso e ai margini quest'anno da quando si usa il nuovo 3-5-2 nelle sue varie declinazioni. Urgono sistemazioni per non sprecare due talenti che varrebbe la pena ritrovare vista la vena realizzativa e le qualità tecniche indiscusse che portano in dote, anche perché con loro fuori ruolo il Milan sembra non girare.

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Errori individuali

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di Valerio Paini

In una giornata sfortunata per tutti, nessuno si è avvicinato alla sufficienza piena. Chi però stupisce è sicuramente Cristina Zapata che ha commesso errori su entrambi i gol subiti dai rossoneri. Dovrebbe sostituire Mateo Musacchio ma nessuno si spiega come possa essere possibile viste le doti dell'ex Villareal e gli errori, sin troppo evidenti e ripetuti, del colombiano. Tra gli altri, chi ha nuovamente deluso è capitan Bonucci, apparso spaesato, di scarsa personalità e inevitabilmente beccato sui social network che non gli perdonano più nulla. Chi però si prende la maglia di peggiore in campo è Franck Kessiè, lontano cugino di quello visto all'Atalanta e nella prima parte di stagione: scarico mentalmente e fisicamente, si trascina per il campo e gioca più per gli avversari che per i rossoneri. A fine partita il tabellino recita 17 palle perse e 10 passaggi sbagliati, una prestazione inaccettabile.

 

 

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