di Valerio Paini
Il Milan, visto domenica a pranzo, è sceso in campo credendo di avere la vittoria già in pugno e alle prime difficoltà si è sciolto. Atteggiamento rinunciatario, squadra disunita e senza stimoli. L’analisi di Vincenzo Montella è stata chiara e lucida: “Siamo stati insufficienti sul piano agonistico e tecnico. Nel primo tempo non avevamo tranquillità per giocare e ci è mancata lucidità. Mi ha deluso la prestazione, vorrei capire il motivo. Eravamo scarichi mentalmente.”, e ancora: “Siamo tutti colpevoli per una prestazione del genere, dobbiamo migliorare in atteggiamento e a livello agonistico dobbiamo pareggiare la voglia degli avversari. È stata una prestazione insufficiente. Dobbiamo capire le cause e lavorare su quelle, senza creare isterismi”. E ora anche la dirigenza, nella persona di Marco Fassone, si è lamentata di questo dicendo che non è ammissibile un atteggiamento del genere e lasciando tutti, Montella compreso, senza alibi. A deludere maggiormente sono stati coloro che avrebbero dovuto guidare la squadra (Bonucci in primis), dato il carisma e l’esperienza internazionale, ma hanno deluso sul piano della personalità prima che su quello tecnico.
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capisco che per fare una squadra ci vuole tempo.ma cambiare 5/6 giocatori per partita non la farai mai poi, a mio parere col 3-5-2 Suso e Bonaventura sono fortemente penalizzati,