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Milan-Genoa, l’analisi di Bazzani: modulo, precedenti, ex e molto altro

Gianluca Lapadula ex Genoa
L'ex attaccante della Sampdoria, Fabio Bazzani, di nota fede rossonera, ha così analizzato la prossima sfida dei rossoneri contro il Genoa

Donato Bulfon

Cambia l'avversario ma non il legame stretto con San Siro, stadio che domenica pomeriggio - dopo il Derby e l'AEK Atene in Europa League - ospiterà i rossoneri per la terza partita consecutiva in una settimana. Di fronte ci sarà il Genoa, che nello scorso weekend ha trovato la prima vittoria in campionato. Proprio il 3-2 in trasferta contro il Cagliari, nonostante i rossoblu rimangano nella parte bassa della classifica, dovrà essere tenuto in forte considerazione dal Diavolo: Fabio Bazzani, nella sua analisi, spiega il perché.

ULTIMA SFIDA

Era il 18 marzo, posticipo del sabato sera e 29° giornata della Serie A 2016/17, e un Milan pieno di assenze - tra infortuni e squalifiche - riuscì a battere il Genoa di misura per 1-0. Il gol-vittoria fu segnato da Mati Fernandez al 33', alla sua prima e unica rete in rossonero: liberato dal bell'assist di Lapadula, il cileno firmò i 3 punti grazie a un delizioso pallonetto sull'uscita di Lamanna.

COSA DOVRÀ FARE IL MILAN

San Siro si affronteranno due squadre che hanno subito nove gol nei secondi tempi di questo campionato: solo il Sassuolo (11) ne ha concessi di più nelle stesse frazioni. Due formazioni che arrivano entrambe da periodi difficili, ma la sensazione - almeno per quanto riguarda il Diavolo - è che la svolta sia possibile, già a partire da domenica. Con Fabio Bazzani allora andiamo a vedere cosa dovranno mettere in campo i rossoneri per portare a casa i 3 punti.

CHE GENOA ARRIVERÀ A SAN SIRO

Nonostante il successo contro il Cagliari nell'ultimo turno, il Genoa sta vivendo la sua peggiore partenza in un campionato di Serie A nell'era dei tre punti (mai ne aveva raccolti solo 5 dopo 8 giornate). Più in generale era dalla stagione 1964/65 che i rossoblu non registrava ben cinque sconfitte nelle prime otto partite di Serie A. Un inizio difficile dunque, che ha smorzato l'entusiasmo di inizio anno in casa Grifone. La vittoria alla Sardegna Arena, però, ha interrotto una striscia di 8 partite totali (2 pareggi e 6 sconfitte) e di 8 trasferte (1 pareggio e 7 sconfitte) senza successi. Tre punti pesanti, come ha sottolineato Fabio Bazzani.

MODULO ROSSOBLU

Juric si affida ad un mix di giocatori esperti (soprattutto nella zona difensiva) e giovani di buon prospetto (in attacco). Il modulo di base è il 3-4-2-1, in grado di cambiare nell'arco dei 90' in base alla posizione delle due mezze punte. Ma partiamo dalla porta, dove troviamo Perin. La linea a 3 è composta da Zukanovic, Rossettini e dal rientrante Izzo. A centrocampo Laxalt e Rosi coprono gli esterni, con Bertolacci e Veloso in mezzo al campo. Davanti Taarabt e Rigori svariano alle spalle di Galabinov, unico terminale. Sentiamo il pensiero di Fabio sulla formazione rossoblu.

ATTENZIONE A...

Pietro Pellegri ha effettuato solo tre tiri nello specchio da quando è in Serie A, trovando però la rete con tutti e tre. È un classe 2001, ma nonostante la giovane età ha già messo in mostra tutto il suo repertorio fatto di forza fisica e finalizzazione che lo rendono - secondo gli esperti - un predestinato.

Adel Taarabt è uno dei tanti ex della sfida. È un giocatore che ama l'uno contro uno, è bravo nel dribbling e nel cercare la via della porta. In questa stagione ha realizzato la sua prima rete proprio nel successo dell'ultimo turno contro il Cagliari.

Gianluca Lapadula è un altro, recentissimo, ex. Il numero 10 rossoblu ha giocato 27 partite (8 gol) con la maglia del Milan, emergendo per il suo spirito di sacrificio e la sua dedizione per la causa. Sicuramente è uno dei giocatore da tenere d'occhio tra le fila genoane, come ha evidenziato anche Fabio Bazzani.

Fonte: acmilan.com

 

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