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Milan-Genoa, incroci pericolosi: quanti ex a San Siro

Bertolacci Lapadula Sosa
Sono diversi i giocatori che domenica pomeriggio a San Siro affronteranno la loro ex squadra, da una parte e dall'altra. Ecco chi sono.

Stefano Bressi

BERTOLACCI

È un ex, ma non del tutto. Andrea Bertolacci giocherà molto probabilmente titolare domenica contro il Milan, ma il centrocampista è ancora di proprietà del club di via Aldo Rossi. Si è infatti trasferito in prestito secco e quindi a fine giugno tornerà alla base. Un'operazione dettata dal fatto che il Milan crede molto in lui, anche se in rossonero non è mai riuscito a imporsi ad alti livelli. Al Genoa aveva fatto bene, ma anche in questo avvio di stagione, per ora, non ha brillato. Di certo avrà voglia di mettersi in mostra davanti ai suoi ex/futuri tifosi, che più volte non hanno disdegnato di fischiarlo. Bisognerà fare molta attenzione, perché si sa che in questi casi si ha sempre una carica particolare.

TAARABT

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È rimasto solo sei mesi al Milan, da gennaio a giugno del 2014. Adel Taarabt, però, è rimasto molto legato ai colori rossoneri. Più volte l'attaccante del Genoa ha detto di sognare un ritorno a Milanello, ma a quanto pare non si realizzerà. Anche i tifosi lo continuano ad amare. Le sue giocate, seppur per pochi mesi, hanno fatto impazzire i supporters milanisti. Probabilmente, per capacità di saltare l'uomo, è stato uno dei migliori degli ultimi anni a San Siro. Uomo di Clarence Seedorf, per diversi motivi non è poi stato confermato. Sta rinascendo a Genova dopo un periodo difficile. Il Milan si augura non ferisca la sua ex squadra.

LAPADULA

Solo un anno, con la sensazione che forse sarebbero tranquillamente potuti essere di più. Gianluca Lapadula è stato molto sfortunato nel corso della scorsa stagione. Strappato alla concorrenza di mezza Serie A dopo una stagione straordinaria in Serie B con il Pescara, Lapadula si è subito infortunato, saltando la preparazione. Al rientro è stato importantissimo e ha realizzato diversi gol, ma ancora una volta dei problemi fisici lo hanno frenato. Montella l'ha forse sfruttato meno di quanto avrebbe potuto, preferendogli spesso Carlos Bacca. Nel finale di stagione sembrava aver scalato le gerarchie, ma il mercato faraonico del Milan lo ha tagliato fuori. Adesso altri problemi fisici lo stanno frenando anche in rossoblù. Domenica, infatti, dovrebbe partire dalla panchina.

SUSO

L'esperienza al Genoa di Suso è stata utile soprattutto al Milan. Dopo essere arrivato come oggetto misterioso, incapace ad adattarsi al calcio italiano per i più, Suso è stato ceduto in prestito ai rossoblù, complice l'amicizia tra Adriano Galliani ed Enrico Preziosi. Alla corte di Giampiero Gasperini lo spagnolo si è ritrovato, disputando sei mesi di altissimo livello. Al rientro in rossonero ha trovato Montella, che lo scorso anno ha saputo tirar fuori il meglio dal numero 8. Il Milan ringrazia il Genoa per avergli fatto trovare un campione e si augura che domenica arrivi il più classico dei gol: il gol dell'ex.

ANTONELLI

Sono praticamente due le squadre in cui ha militato Luca Antonelli: il Milan e il Genoa, andata e ritorno. In rossonero è cresciuto seguendo le orme del padre, senza però trovare spazio in prima squadra. Al Genoa si è affermato come uno dei migliori terzini sinistri in Italia, diventandone capitano, e conquistando la Nazionale. Al vertice della carriera ha fatto ritorno al Milan, nel gennaio 2015, diventando un titolare inamovibile del Milan di Filippo Inzaghi. Le ultime due stagioni sono state segnate da problemi fisici, ma Montella ha più volte dimostrato di credere in lui. Domenica non ci sarà, proprio per infortunio.

A.DONNARUMMA

Neanche una presenza in rossonero, ma Antonio Donnarumma fa parte della rosa. Il portiere numero 90 è stato acquistato in estate per convincere il fratello Gianluigi a rinnovare con il Milan e non è preso molto in considerazione dai tifosi. Proprio nel Genoa, però, ha raggiunto il massimo livello in carriera. Diverse volte titolare, ha fornito anche buone prestazioni. Adesso sfida il Grifone, ovviamente dalla panchina, augurandosi che Gigio non debba raccogliere la palla in fondo al sacco.

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