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Milan, Gattuso è soddisfatto: “La squadra mi convince da un po’ di tempo”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

"La Gazzetta dello Sport", in edicola questa mattina, ha riportato le dichiarazioni che Gennaro Gattuso ha rilasciato al termine della partita di ieri

Salvatore Cantone

La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, ha riportato le dichiarazioni che Gennaro Gattuso ha rilasciato al termine di Milan-Cagliari, gara terminata 3 a 0 a favore dei rossoneri: "Oggi siamo stati bravi, abbiamo espresso un buon calcio, ma non mi è piaciuto l'atteggiamento delle mezze ali che si abbassavano e non riuscivamo a prendere campo. La squadra mi è piaciuta oggi, dobbiamo fare bene tutte due le fasi e a tratti ci riusciamo. Il nostro segreto? La voglia di lavorare e la fame. Non voglio sentire la parola io, ma solo quella noi. Sono anni che non arriviamo a primavera mentre siamo in lotta per la Champions League e dobbiamo continuare a lavorare per fare qualcosa di grande".

Su Ricardo Rodriguez: "Ricardo Rodriguez è un giocatore molto bravo, sta spingendo anche di più rispetto all'anno scorso e mi dà molta affidabilità, sta crescendo molto".

Su Calhanoglu: "Mi aspetto più qualità da lui, ha un gran tiro e oggi è stato sfortunato, ma poi c'è altro. Guardate i kilometri che macina e come tiene la posizione. Adesso con Paquetà si trova benissimo, è criticato ingiustamente, forse perchè l'anno scorso ha abituato tutti troppo bene. So anch'io che non è un esterno puro, ma può fare questo ruolo e tutte e due le fasi con grande qualità".

Sulla difesa: "Nelle prime partite abbiamo espresso una qualità di calcio incredibile, ma i gol li abbiamo subiti facendoceli da soli. Adesso è qualche partita in cui tutti si sacrificano, Suso si lamenta perchè deve fare il terzino, ma il segreto è questo. Dobbiamo lavorare così e continuare anche a palleggiare e da tre/quattro partite ci stiamo riuscendo".

Su Bakayoko: "Il rientro di Biglia è un problema? Ci godiamo questo momento visto che è tornato dopo tre mesi. Bakayoko è un vertice basso atipico. All'inizio stoppava la palla e si girava in modo non corretto, ora invece è la sua forza come si orienta. Salta l'uomo, lo lascia là e ci regala superiorità numerica. Ora la sfida è farlo giocare da mezz'ala al bisogno, vediamo se ci riusciremo".

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