Nella storia del Milan (e più in generale del calcio) sono tanti i giocatori che hanno cambiato ruolo nel corso della carriera. Che hanno iniziato giocando in una posizione e con determinate caratteristiche e poi si sono spostati, riscoprendosi anche più forti spesso. C'è chi lo ha fatto all'inizio della propria carriera, chi adattandosi dopo tanti anni. In rossonero sono stati tanti, andiamo un po' indietro nel tempo grazie alla Gazzetta dello Sport e riscopriamo di chi si tratta.
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Milan, da Maldini e Desailly fino a Kessie: in tanti cambiano ruolo
Kessie ha iniziato come difensore ed è diventato centrocampista: tanti giocatori del Milan hanno avuto storie molto simili.
Uno è Daniele Massaro, che tutti ricordano come "Provvidenza", perché era un infallibile cannoniere. Eppure, all'inizio giocava come centrocampista o ala. Lo ha fatto al Monza, alla Fiorentina e alla Roma. Poi Arrigo Sacchi e Fabio Capello lo hanno trasformato in punta centrale quando è tornato a vestire la maglia del Milan. Evidentemente con grande successo.
In quegli anni c'era in rossonero anche Marcel Desailly, colosso francese che giocava prevalentemente al centro della difesa. In questo caso lo spostamento è stato tutto a opera di Don Fabio, che ha visto in lui un ottimo centrocampista e lo ha avanzato di qualche metro. Spostamento che ha dato un'ulteriore svolta alla sua carriera.
Stesso periodo storico, stessi colori, giocatore diverso: Ruud Gullit. Ha giocato davvero ovunque. Partito come difensore all'Harleem, è diventato centrocampista offensivo (praticamente attaccante) nel Milan con Sacchi. Poi è arretrato come mediano alla Sampdoria e centrale al Chelsea.
Esempio di virtù, Paolo Maldini è nato come terzino destro, ma ha di fatto sempre giocato sulla fascia mancina, nonostante non fosse il suo piede preferito. Per tantissimi anni è stato il migliore al mondo in quel ruolo, componendo una difesa perfetta e impenetrabile. Poi, con il passare degli anni, si è spostato al centro della difesa, dove serviva correre un po' meno, allungando così la carriera. Ora il ruolo è tutt'altro ed è in dirigenza, ma fa bene anche lì.
Sempre sulla fascia c'è anche Gianluca Zambrotta, che però si sposta di ruolo ai tempi della Juventus. Lui che era partito come un'ala destra viene arretrato nel ruolo di terzino da Marcello Lippi, che lo mette anche a sinistra. In quella posizione vinse anche il Mondiale del 2006. Al Milan, poi, Zambrotta ha giocato benissimo su entrambi i lati del campo.
Lo spostamento che ha avuto più successo è a opera di due Carlo e riguarda Andrea Pirlo. L'ex numero 21 era trequartista ai tempi dell'Inter, poi però Carlo Mazzone lo sposta davanti alla difesa nel Brescia e a completare l'opera ci pensa Carlo Ancelotti al Milan, consacrandolo in quel ruolo e facendolo diventare uno dei registi più forti della storia del calcio.
Tornando sulla fascia, Ignazio Abate al Milan è cresciuto come ala destra d'attacco. Nei suoi anni in prestito si è trasformato in esterno a tutta fascia a centrocampo, ma quando è poi tornato in rossonero, Leonardo l'ha arretrato nel ruolo di terzino destro, rilanciando la sua carriera. Abate ha fatto molto bene e negli ultimissimi mesi di attività si è anche distinto come difensore centrale.
Infine, ai giorni nostri c'è Franck Kessie. Il centrocampista ivoriano classe 1996 è arrivato in Italia, al Cesena, come difensore centrale. Il suo avanzamento a centrocampo è però praticamente immediato. Da quel momento, tutti restano colpiti dalle doti di Kessie, che prima all'Atalanta e poi al Milan si consacra come mediano di primo livello. Intanto il Milan ha messo nel mirino un giovane croato >>>
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