Theo Hernandez, perché vai via? Il Milan e i motivi di una rottura inevitabile

Comparare l'eventuale cessione di Reijnders a quella, sempre eventuale, di Theo Hernandez è assurdamente sbagliato. I motivi sono diversi e riguardano tanti fattori: da quello ambientale a quello mentale fino a quello motivazionale. Insomma, si tratta di due casi opposti. Parliamo di due giocatori che vengono da una stagione agli estremi, perché se Reijnders si è confermato come uno dei migliori e costanti, stessa cosa non si può dire per Theo Hernandez.

Milan, cessione inevitabile per Theo Hernandez? I motivi dietro la separazione

Ora, da qui a dire che la possibile cessione del terzino francese sia giusta c'è un abisso. Difatti, Theo Hernandez rimane un patrimonio del Milan, pescato da Maldini, cresciuto con Pioli ed esploso con il 19esimo scudetto. Poi, arrivano gli alti e bassi, le prestazioni insufficienti, alcuni comportamenti discutibili e un rapporto mai sbocciato con la nuova dirigenza. Una cronistoria molto breve che, però, riassume al meglio il percorso che ci condotto a oggi e al suo possibile addio.

Qualcosa si è inevitabilmente rotto. Theo Hernandez non fa una partita da Theo Hernandez da diverso tempo, forse l'ultima nella finale di Supercoppa contro l'Inter, e il Milan si interroga: è giusto rinnovare il suo contratto? Dietro questa domanda vi sono anche le più consuete dinamiche di mercato, perché è chiaro che perdere un giocatore a parametro zero risulta essere sempre un peccato. E allora via alle indiscrezioni, alle voci che parlano di un divorzio consensuale, di un prezzo fissato e di un'attesa per l'offerta giusta. Arriverà? Non lo sappiamo, dato che, almeno per ora, gli estimatori del terzino francese parlano solo arabo.

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C'è, però, il rischio di rimanere con un grande rimpianto. Qualora la sua cessione diventasse realtà, non sapremo cosa sarebbe potuto essere Theo Hernandez con Massimiliano Allegri. Chissà, magari tra un po' ci mangeremo le mani, dato che ci chiediamo ancora come si possa sostituire uno come Theo, e penseremo che, in fondo, un ultimo tentativo per lui, che fa già parte della storia rossonera, si sarebbe potuto fare.