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La scelta di Inter e Milan: riprendere il controllo dello stadio dopo l’inchiesta

La scelta di Inter e Milan: riprendere il controllo dello stadio dopo l’inchiesta - immagine 1
Il calcio italiano vive un rapporto complesso e spesso tumultuoso con le proprie tifoserie organizzate: la risposta di Milan ed Inter
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Il calcio italiano vive un rapporto complesso e spesso tumultuoso con le proprie tifoserie organizzate. Per anni, la gestione delle curve è stata un equilibrio precario tra passione incondizionata e episodi di violenza o illegalità. Ora, qualcosa sembra cambiare. Inter e Milan hanno preso una posizione ferma e decisa, respingendo le richieste di rinnovo degli abbonamenti per centinaia di ultras delle rispettive curve.

San Siro si "pulisce": Il codice etico blocca gli abbonamenti agli Ultras

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La notizia, riportata dall'edizione online de Il Corriere della Sera, segna un momento cruciale. Basandosi sui propri codici etici, i due club milanesi hanno dichiarato "non graditi" i tifosi coinvolti nell'inchiesta "Doppia Curva". Questa non è solo una sanzione, ma un segnale forte: la fedeltà alla squadra non giustifica comportamenti scorretti o violenti.


La scelta necessaria e il codice etico: la scelta di Milan ed Inter

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La decisione di Inter e Milan non è casuale. Riguarda specificamente individui che hanno ricevuto Daspo in passato o sono stati sanzionati amministrativamente per comportamenti violenti o illegali. I club stanno affermando un principio fondamentale: l'accesso allo stadio è un privilegio, non un diritto incondizionato, e la priorità è la sicurezza e il rispetto delle regole.

Questa mossa va oltre la semplice applicazione delle leggi vigenti. L'utilizzo dei codici etici societari mostra una volontà di tolleranza zero che le società stesse si sono imposte. È una scelta di responsabilità, volta a riaffermare il controllo sul proprio pubblico e a purificare l'ambiente dello stadio da elementi destabilizzanti.

Il Nuovo scenario a San Siro

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Il divieto di rinnovo degli abbonamenti si inserisce in un quadro di misure più ampie che ridefiniscono l'esperienza a San Siro. L'Inter e il Milan hanno già introdotto restrizioni specifiche, come il divieto di cambio nominativo per i tifosi del secondo anello blu da parte del club rossonero, mirando a ostacolare la circolazione dei biglietti tra individui indesiderati.

L'elemento più significativo, tuttavia, è l'imminente implementazione del nuovo piano sicurezza che prevede l'installazione di telecamere per il riconoscimento facciale ai tornelli d'ingresso, pronte a entrare in funzione già dall'inizio della stagione. Questa tecnologia rappresenta l'ultimo, e forse più efficace, strumento per filtrare l'ingresso, garantendo che solo i tifosi in regola e "graditi" accedano all'impianto.

Il connubio tra la fermezza etica dei club e l'evoluzione tecnologica sta creando un precedente importante. Il calcio deve tornare a essere uno spettacolo inclusivo e sicuro per tutti, dalle famiglie ai tifosi occasionali. La decisione di Inter e Milan, pur impopolare in certi ambienti, è un passo fondamentale verso un calcio più sano, dove la passione autentica può prosperare senza l'ombra della violenza.