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Kalinic solo contro tutti: scocca l’ora delle due punte?

Kalinic e André Silva esultano dopo un gol, foto Getty Images
Contro la Sampdoria, Kalinic è sembrato troppo isolato davanti e non è riuscito a incidere. Nelle prossime gare vedremo il doppio attaccante?

Redazione

Confermato punta centrale nel 3-5- 2 adottato da Vincenzo Montella dopo lo scivolone di Roma, Nikola Kalinic a Genova ha sofferto di solitudine. Troppo lontano Suso, poco convinto del nuovo ruolo di seconda punta e molto più a suo agio come esterno di destra; per nulla portati agli inserimenti offensivi i centrocampisti, con Giacomo Bonaventura svogliato e timido e Franck Kessié dal rendimento incostante.

Con queste premesse, il bomber croato si è trovato ingabbiato dalla rocciosa difesa blucerchiata, senza possibilità di pungere o di innescare trame offensive degne di nota. Solo il tardivo inserimento di Patrick Cutrone ha costretto la Sampdoria ad arretrare il baricentro, ma lo scarso minutaggio a disposizione e una certa confusione mentale non hanno consentito al Milan di incidere in attacco.

La netta sconfitta di domenica e le dolorose polemiche di queste ore obbligano Montella a scelte radicali. Kalinic, dimostratosi rapido e con un buon fiuto del gol, ha bisogno di un compagno di reparto che lo affianchi e con il quale dialogare.

Benché giovanissimi e diversi per caratteristiche, Cutrone e André Silva possono essere ottimi partner offensivi per il numero 7 rossonero. Più potente Cutrone, il cui peso e la cui fame di gol avrebbero potuto scardinare l'arcigna difesa della Sampdoria; più elegante ed agile André Silva, che dopo le scorpacciate di gol in Europa League attende paziente l'occasione per sfondare anche in campionato.

Il cambio di marcia richiesto con veemenza dalla società e dai tifosi passa attraverso una chiara presa di posizione tecnica. Benché manchi nella rosa milanista una seconda punta svelta in grado di saltare l'uomo e puntare dritta in porta, è necessario limitare esperimenti tattici al momento poco fruttuosi (Suso seconda punta, ndr) e adottare con piena convinzione un modulo offensivo che coniughi peso, classe e gol.

Enrico Maggioni

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