archivio2016

Ital-Milan? I pareri (discordanti) di Galli, Massaro e Zambrotta

Sinisa Mihajlovic e Silvio Berlusconi Milan
Il progetto di un Milan italianizzato è bello, ma anche difficile da percorrere. Ecco perchè non tutti i commenti degli ex rossoneri interpellati dalla Gazzetta sono unanimi

Redazione

La Gazzetta dello Sport ha sottoposto a molti ex rossoneri l'idea lanciata da Berlusconi di un Milan giovane, italiano e fatto in casa. Interpellato dalla rosea, Giovanni Galli ha parlato così: Allora c'era il limite degli stranieri ma il concetto non cambia. Oggi l'idea è condivisibile anche se non immediata, va ricercato lo spirito di appartenenza, che si è perso. Ma in cinque anni puoi proporre un gruppo vincente. E mi permetto anche una tirata d'orecchie al presidente: con l'obbligo di tornare in Champions ha perso due anni, sono stati commessi errori e spesi soldi senza che prima si creasse una base solida. Ora serve coraggio, come con Donnarumma: l'idea del Milan italiano non solo mi piace, mi entusiasma".

D'accordo anche Daniele Massaro: "Quando Berlusconi ha in mente qualcosa è sempre la soluzione vincente e per questo mi fido. Mi piacerebbe anche uno staff tecnico tutto italiano, magari con uno dei tanti ex giocatori che nel Milan hanno vinto e che oggi allenano".

Infine Gianluca Zambrotta, poi concreto e scettico: "in un periodo così, dove è difficile per il calcio italiano andare a spendere per i top player, è una strada positiva. La cosa più importante è la programmazione e definire gli obiettivi in modo chiaro. Tornare in finale di Champions con il vivaio è una strada affascinante ma difficile e lunga. Bisognerà investire nello scouting, facendo capire alla gente che bisognerà sposare un progetto a lungo termine".

tutte le notizie di