Inzaghi si era presentato dicendo di non avere la bacchetta magica, ma quel Milan (uno con la rosa meno qualitativa degli ultimi anni) prima di Natale si trova a un passo dalla zona Champions League. Inzaghi viene consacrato come vero e proprio mago, capace di tirare fuori dal cilindro il coniglio Menez. È il francese l'arma in più: reinventato centravanti, il giocatore arrivato a parametro zero diventa capocannoniere della squadra e fino a dicembre era anche tra i migliori due marcatori di tutto il campionato. Il Milan di Inzaghi si affida costantemente alla sua genialità da falso nueve.
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