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Grinta e corsa: Gattuso inizia a fare suo il Milan

Gattuso Milan-Bologna
Contro il Bologna finalmente i rossoneri hanno approcciato bene il match e mantenuto una discreta intensità per tutti i 90 minuti. C'è l'impronta di Gattuso

Michele Neri

Finalmente un Milan da applausi. Con questo pensiero saranno tornati alle rispettive dimore i tifosi rossoneri al termine del match contro il Bologna. Gennaro Gattuso è riuscito ad interrompere il digiuno casalingo di vittorie (il precedente successo in A a San Siro era arrivato il 20 Settembre), ad invertire la tendenza negativa di risultati intrapresa a Novembre, e non solo. Era da tempo infatti che non si vedeva in campo anche una grande determinazione da parte dei rossoneri. Almeno dalla passata stagione. Perché con Montella da agosto a oggi il "Diavolo" ha vinto anche alcune partite (6 in A), ma senza disputare ottime sfide, bensì affidandosi più che altro al mancino di Suso. Se dopo un buon numero di prestazioni poco convincenti, c'è stato un segnale di ripresa, il merito non può che essere del nuovo allenatore. "Ringhio" dal primo giorno ha insistito su due temi: grinta e corsa. Ha sottolineato poi la grave carenza di condizione fisica nella rosa. Eppure quest'ultima ieri sera è come se fosse stata lasciata nei campi di Milanello. I suoi uomini sono apparsi rinvigoriti, fin dal primo minuto. E' proprio l'approccio alla gara contro i felsinei che ha stupito tutti, avversari compresi e il gol giunto dopo dieci minuti è la più nitida dimostrazione di un buonissimo avvio. Pensate un po', il Milan non segnava nel primo quarto d'ora da Milan-Cagliari del 27 Agosto. Quel giorno era un caldo atroce, ieri invece un freddo polare.

I cuori dei milanisti scaldati da un'intensità fuori dall'ordinario sono stati tuttavia rimessi in congelatore da una prodezza di Verdi, giunta forse nel momento di massimo controllo da parte del Milan. I felsinei erano alle corde, assillati da una manovra avvolgente e una fase difensiva generosissima, nella quale stava spiccando l'ampia partecipazione di centrocampisti ed esterni. Eppure gli ospiti sono riusciti ad agguantare il pari. Dunque? Niente paura. Il Diavolo ha portato avanti i principi di Gattuso e sebbene con ancora alcune cose da sistemare, non ha smesso di lottare contro un avversario sempre insidioso. Nel secondo tempo la battaglia si è fatta sempre più aspra, e i lottatori addestrati in queste due settimane di lavoro a Milanello ne sono usciti vincitori. La ricerca del 2-1 non è mai terminata. E i ragazzi dell'ex 8 del Milan di Ancelotti sono stati premiati. Ancora Bonaventura, come al decimo del primo tempo, ha bucato la porta di Mirante. Grazie pure a un cross di Borini perfetto e alla presenza preziosa di Cutrone a centro area. I minuti finali sono stati di sofferenza per tutti, ma un'altra beffa non poteva abbattersi sul campo del Meazza. L'esultanza finale di gruppo è un altro segnale incoraggiante. Il Milan di Gattuso ha iniziato a camminare in un'unica direzione. Anzi, a correre. Proprio come vuole il suo energico condottiero.

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