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Gravina sulla Salernitana: “Vorrei essere ottimista, serve la cessione”

Gabriele Gravina FIGC

Gravina, presidente della FIGC, ha parlato della situazione Salernitana e della Nazionale, ecco tutte le sue dichiarazioni.

Stefano Bressi

In occasione dei Globe Soccer Awards a Dubai, ha parlato Gabriele Gravina, presidente della FIGC. Si è soffermato su moltissimi aspetti, ma soprattutto sulla delicata situazione della Salernitana e su quella dell'Italia, che si gioca i Mondiali agli spareggi. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di Sky: "Sono molto orgoglioso di avere vissuto insieme a tantissimi italiani un anno straordinario, indimenticabile. Lo hanno meritato davvero, loro, Mancini, il club Italia, tutti gli italiani che hanno riposto tantissima fiducia in questa squadra".

Sul gruppo azzurro: "Non vogliamo tornare indietro, vogliamo coltivare questa nostra realtà. Non è più un sogno, qualche sogno vogliamo centrarlo nel 2022. Rivedersi è sempre molto bello. Per noi è un'impresa sportiva straordinaria, ma contava mettere insieme i sentimenti per trasformare in una grande famiglia".

Come ripetere quanto fatto nel 2021: "Dobbiamo tornare a essere quella squadra speciale che abbiamo dimostrato nel 2021 e negli ultimi tre anni. Recuperare le energie che ci sono mancate nei momenti cruciali. Abbiamo sprecato due jolly, non possiamo più sprecarne altri. Aspettiamo la partita del 24 marzo e poi quella del 29 per andare in Qatar".

Sul protocollo: "Non ne serve uno più severo. Il calcio non può fermarsi, è linfa per dodici settori merceologici diversi. Dobbiamo stare più attenti, mi piacerebbe confrontarci con i nostri scienziati, con gli specialisti, per indicarci una strada per condizioni ideali. Non stresserei troppo il rapporto, il 97% dei nostri atleti è vaccinato e stiamo accelerando con la terza dose. Dobbiamo valorizzare meglio l'idea di un super green pass, ci stiamo ragionando".

Sulla Salernitana: "Ci deve essere speranza, vorrei essere ottimista. Una piazza così importante merita di continuare la sua strada, ma con la dignità che appartiene a una città che lo merita. Auspichiamo una soluzione in tempi rapidi. L'unica ancora di salvezza è una proprietà che possa dare continuità a progetto sportivo".

Cosa chiede al 2022: "Maggiore serenità, poi dobbiamo recuperare la possibilità di relazionarci, abbracciarci più spesso. Rivedere i nostri sorrisi, siamo abbastanza amareggiati, tristi e offuscati nelle manifestazioni d'affetto, sperando in una qualificazione Mondiale che ci manca da tanto tempo".

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