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Gattuso alla Rai: “C’è rammarico. Non mi è piaciuto l’atteggiamento di Calhanoglu”

Gennaro Gattuso Milan
Al termine della sconfitta contro la Juventus, Gennaro Gattuso ha parlato ai microfoni di Rai Sport, analizzando la sconfitta dell'Allianz Stadium

Luca Fazzini

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ha parlato ai microfoni di Rai Sport : "I complimenti vanno ai miei giocatori, andare 4-5 volte in campo aperto non succedeva da tempo contro la Juventus, ma li abbiamo sfruttati male. La prestazione c'è stata, ma non basta. Rimane il rammarico che quando facciamo questo tipo di prestazioni - come a Londra - dobbiamo alzare l'asticella. La sconfitta brucia e deve bruciare".

Sulla prestazione e il derby: "Non basta, abbiamo preso 3 pappine. Dobbiamo recuperare energie e mettere in campo la squadra migliore. Mi spiace, perchè la differenza non è stata a livello qualitativo, ma di gamba, di mentalità. Hakan, invece, di sbraitare contro un compagno, doveva rincorrere, magari non avremmo preso il secondo gol. Per il resto, abbiamo tecnica, sono contento. Se vogliamo far tornare il Milan dov'era, dobbiamo migliorare".

Su Calhanoglu: "Mi è piaciuta la prestazione, ma non l'atteggiamento. Abbiamo qualità, ma dobbiamo coprire il campo quando un compagno è in difficoltà. Ora bisogna guardare avanti".

Sul cambio di Biglia: "L'ho cambiato perchè era ammonito e aveva appena fatto un fallo. L'arbitro fa anche il gesto del taschino. Non abbiamo perso per colpa dei cambi. Giocatori come Cuadrado e Costa hanno qualità, danno superiorità numerica. Bisogna essere una macchina perfetta, se non ci arrivi con forza, vai in difficoltà. Dobbiamo migliorare su qualche aspetto".

Sui complimenti: "Li giro ai miei giocatori, senza di loro non si va da nessuna parte. E' una squadra di tanti giovani, che ascoltano. E' per questo che mi permetto di dire l'episodio di Calhanoglu. Traghettatore? Vedremo, io faccio il mio lavoro con grande passione, a volte mi è riuscito bene, a volte meno. Guardiamo avanti e vediamo cosa succederà. Esprimiamo un buon calcio, ma dobbiamo prima sentire la puzza di bruciato, invece, a volte la sentiamo all'ultimo e poi ci lecchiamo le ferite".

Sul derby: "Io in campo? Non ce la farei, sono fuori forma. E' anche vero che è più semplice essere un giocatore che viverlo da allenatore del Milan, è duro da preparare".

Su Cutrone e il derby da titolare: "Perchè no? (ride, ndr). Non è diventato un caso, è stato due settimane in Nazionale. Il pensiero oggi non è solo a Icardi, a tutta l'Inter, che ha ritrovato il suo gioco".

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