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Fininvest si scopre più ricca senza il Milan

Barbara e Silvio Berlusconi, Milan
Debito ridotto e risparmi tangibili in cassa: in casa Fininvest la cessione del Milan ha fatto bene, ma rischia di dividere la famiglia Berlusconi...

Renato Boschetti

31 anni di storia non sono facili da cancellare: tante gioie, tanti trofei, tante soddisfazioni. Per i tifosi rossoneri l'era Berlusconi è stata una vera e propria età dell'oro, ma per i veri proprietari, quella Fininvest che finanziava il Milan aprendo giorno dopo giorno i rubinetti aurei per permettere la gestione del club, il Milan è stato soprattutto fonte di uscite incredibili, spesso anche a fondo perduto. Secondo quanto riportato dall'edizione odierna di Repubblica, in 31 anni Fininvest ha perso quasi 900 milioni di euro per il Milan, arrivando a staccare un assegno da 150 milioni solo nel 2015. Si calcola, quindi, che la cessione del club porterà ad un risparmio annuo di circa 100 milioni di euro, l'annullamento di 200 milioni di debito e più di 500 milioni di euro di denaro sonante per la cessione delle quote. Ma come verranno usati questi soldi? Nessuna urgenza di cassa, la tentazione di un maxi-dividendo per i soci c'è: spostare altro denaro ai "piani alti della Dinastia di Arcore", però, potrebbe far venir meno gli equilibri che si erano ricreati in occasione della battaglia contro Vivendi, quando gli eredi Berlusconi si erano compattati a difesa della holding di famiglia. Barbara e gli altri figli di Veronica Lario spingerebbero verso una divisione immediata dell'utile (visto che Barbara risulterà la più colpita dalla cessione), i più grandi spingono per la prudenza, visti anche i difficili tempi che verranno con il braccio di ferro con Bolloré e Vivendi.

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