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FIGC, Gravina: “Le elezioni sono segno di democrazia”

Il nuovo logo della FIGC, Nazionale (GETTY Images)
Il numero uno della Lega Pro, Gravina, ha parlato della situazione in FIGC e dell'eventuale candidatura di Tommasi, non dicendosi contrario.

Stefano Bressi

"Tommasi candidato? Non sono contrario a nessuna candidatura, mi piacerebbe però di più capire quali sono i contributi che ciascuno vuole dare per quella famosa piattaforma programmatica di cui io parlo da qualche anno". Lo dice il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, uscendo dal Consiglio federale in cui oggi Tavecchio ha indetto le nuove elezioni per il 29 gennaio. Data delle elezioni che il presidente del Coni Giovanni Malagò auspicava non essere fissata prima dell'11 dicembre, limite oltre il quale scadrebbe il mandato da commissario di Lega A dello stesso Tavecchio. Capisco Malagò - prosegue Gravina - non è una decisione del Consiglio federale. Tavecchio ha il compito di indire le elezioni e l'ha fatto. Il consiglio ha preso atto di questa comunicazione. L'elezione è l'atto democratico per eccellenza. Il problema non è l'11 dicembre. Se le componenti sono in grado di poter esprimere una governance non capisco a cosa può servire fare un commissariamento. Altrimenti diventa una conseguenza naturale".

Fonte: ANSA

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