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Fassone e Gattuso in coro: mercato? Niente panico

Marco Fassone ex AC Milan
Gennaro Gattuso si rivela manager a tutto campo e non si sottrae, nella conferenza stampa odierna, alle domande sul mercato come anche l'Ad Fassone

Donato Bulfon

di Enrico Maggioni

Il tecnico calabrese del Milan, stimolato dalle esternazioni dell'AD Marco Fassone, reduce dall'incontro con l'UEFA a Nyon per il settlement agreement, dimostra una volta di più di avere le idee chiare.

"Ci siamo detti con la società di prendere 3-4 giocatori per rafforzare la squadra" sostiene Gattuso, che ha ben in mente i ruoli sui quali intervenire per l'agognato salto di qualità. A Gattuso piacciono uomini di esperienza e carattere, in grado di alzare l'asticella della personalità di un gruppo dall'età media troppo bassa e a volte privo della necessaria saldezza di nervi. Mario Mandzukic, tuttofare offensivo croato della Juventus, è un obiettivo di queste ore: piace a Ringhio, che... sogna i top player ma è consapevole  della necessità di acquisti mirati per far crescere la squadra.

Anche Fassone ha risposto con moderato ottimismo alle domande sul mercato: al netto di eventuali sanzioni da parte dell'UEFA, l'AD ribadisce la necessità di investire ("Il desiderio del club è di fare 2-3 inserimenti per migliorarci") senza tuttavia escludere altrettante cessioni.

Il Milan non è obbligato a vendere i suoi gioielli (Donnarumma e Suso su tutti), ed è probabile che il riferimento di Fassone sia a quei giocatori che risulterebbero di troppo in caso di ulteriori arrivi nei reparti carenti. È tuttavia fuor di dubbio che le cessioni del portiere stabiese, con Reina usato sicuro, e dell'esterno spagnolo, porterebbero quei soldi freschi necessari per rinforzare la rosa senza ulteriori gravosi investimenti da parte della società cinese, nel mirino dei contabili di Nyon.

Nessuna rivoluzione in vista: i fuochi d'artificio della scorsa estate sono da archiviare e quest'anno serviranno fantasia e pragmatismo per consegnare a Gattuso quei giocatori polivalenti che possano consentirgli di sviluppare moduli alternativi al 4-3-3, risolvere gare ostiche ed infondere sicurezza.

A poche settimane dal termine della stagione, Gattuso e la società adottano la politica dei fare spenti: per alzare l'asticella non servono clamore e sensazionalismi ma competenza e lungimiranza.

 

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