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Commisso: “Mi piace Gattuso. Voglio chiudere l’affare, ma…”

Rocco Commisso
Torna a parlare Commisso, che rilancia e conferma ancora l'interesse nell'acquistare il Milan. Le prossime ore saranno decisive per capire cosa succederà.

Stefano Bressi

Si trova alla 218esima strada di Manhattan, allo stadio della Columbia University che porta il suo nome, molto spesso, Rocco Commisso. I suoi New York Cosmos hanno concludono il campionato imbattuti: 10 vittorie senza neppure un pareggio. E Rocco è ovviamente soddisfatto. Oggi partirà per la Russia per andare a seguire le semifinali e la finale del Mondiale, come fa ogni quattro anni, e intervistato dalla Gazzetta dello Sport non vorrebbe parlare di Milan, ma qualcosa si lascia sfuggire. Ecco le sue parole.

Su Gattuso: "Quel ragazzo di nome Gattuso mi piace molto. Quando giocavo su questo stesso prato per la Columbia ero come lui. Beh, sicuramente non così bravo, ma ero molto fisico e poi siamo entrambi calabresi".

Su lui primo emigrato italiano proprietario di una squadra di Serie A: "Ho sentito dire che potrei essere l’unico emigrante italiano proprietario della Serie A, se mai accadrà. Voglio che il calcio italiano abbia successo e non vedere la Nazionale fuori dalla Coppa del Mondo".

Sulla trattativa: "Devo stare attento a quello che dico, perché la maggior parte di questa negoziazione è privata. o voglio chiudere questo affare, ma non ci siamo ancora. Eravamo vicinissimi a firmare un precontratto. Non controllo io il risultato".

Sui concorrenti: "Posso dire che fra tutte le parti che sono state menzionate, sono l’unico italiano, l’unico emigrante, ho i soldi, ho giocato a calcio, conosco bene lo sport, sono stato uno juventino, ma la Juve va molto bene e non ha certo bisogno di me".

Cosa porterebbe: "Sarebbe bello, come ho fatto qui alla Columbia University, poter dare un bel contributo al movimento: portare la mia esperienza da businessman americano. Come tutti ormai sanno, ho iniziato dal nulla, ho studiato con profitto e ho creato una grossa azienda".

Se dopo che Yonghong Li non ha versato i 32mln si è complicato tutto: "Probabilmente sì. Non sappiamo quale strada verrà percorsa da Yonghong Li con Singer, difficile prevedere come si concluderà questa vicenda. Fino a quando qualcuno non mi dirà qualcosa di diverso, penso che il Milan sia ancora in mano a Yonghong Li. Probabilmente dovrà affidarsi a un tribunale. Ma finora il proprietario è lui. Non so se tratterò con lui. Dobbiamo prima capire chi è che tratta per lui".

Se conosce Singer: "No, ma lo conoscono i miei advisor e lui sa bene chi sono. Però non faccio promesse. Mai fatta una promessa che non posso mantenere".

Cosa farebbe da proprietario del Milan: "Dovrò metterci tanto impegno: non mi presenterò in Italia pensando di sapere già tutto o più degli altri che sono lì da tanto tempo. Dovrò studiare, ma sono uno che impara in fretta".

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