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Bonucci in azzurro: bene, ma non benissimo

Leonardo Bonucci
Il capitano del Milan, Bonucci, continua a dare segni di miglioramento. Ieri con la Nazionale partita discreta, ma ancora non al top.

Stefano Bressi

Un'estate da protagonista, un inizio di stagione complicato. Leonardo Bonucci sembrava essersi perso nel tragitto da Torino a Milano. Qualcuno pensava fosse la fascia da capitano del Milan a pesargli troppo, poi le prestazioni in azzurro al di sotto delle possibilità hanno dimostrato che le difficoltà di Leo erano in primis mentali e atletiche. In suo soccorso, strano ma vero, è arrivata la squalifica. Sembrava il crollo definitivo di Bonucci, ma invece il capitano rossonero ha trovato così la forza di reagire. Come lui stesso ha sottolineato, ha potuto lavorare fisicamente e mentalmente durante lo stop e al rientro è parso decisamente più sicuro.

I match contro AEK Atene e, in modo particolare, Sassuolo hanno restituito al Milan il difensore da 40 milioni che tutti si aspettavano. Contro i neroverdi è stato impeccabile e ha salvato il risultato con un intervento in chiusura a pochi passi dalla porta. Ieri Bonucci è tornato in Nazionale, insieme agli storici compagni della Juventus. In teoria doveva essere un'agevolazione, ma in realtà si è rivelata una difficoltà in più. I tre sembrano non trovarsi più così bene come in passato e, per tutta la partita, hanno avuto evidenti difficoltà. Lato positivo per il Milan: Bonucci è stato il meno peggio.

Il numero 19 non ha ancora sfoggiato la miglior prestazione possibile, ma ha comunque lasciato intravedere cose buone. Il che è positivo, viste le difficoltà dell'Italia ieri. Ciò significa che la crescita di Bonucci continua, ma allo stesso tempo che si è ancora lontani dalla meta. Ieri Bonucci, per esempio, ha fatto un recupero sprint dopo un errore di Giorgio Chiellini, salvando il già negativo risultato; ha impostato in maniera discreta e ha giocato quasi tutto il match con il setto nasale rotto. Tuttavia i giornali gli hanno riservato un trattamento forse eccessivamente duro. Nelle pagelle è stato uno dei pochi con insufficienza. Va bene pretendere tanto, ma comunque ieri Bonucci ha dato ancora una volta segni di miglioramento e forse era giusto premiarlo.

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